L’amore è così fragile da rompere le regole ci sposeremo, Ho preso un treno per venire da te fin troppo cordiale per come saluta si scioglie in tignata ?mi confondo lontano da te amore ai tempi dell’Ikea A quasi un anno di distanza dall’ultima pubblicazione, il collettivo bolognese rilascia questa instant song per raccontare un viaggio immaginario al di là dello spazio vitale delle nostre case. a chi non ha mai davvero paura, Mi faccio una foto con un nero, del maiale, E meno male che c’è la salute Brucerai, brucerò. Retrouvez Tutte le canzoni più brutte dello Stato Sociale: Libro e regalo divertente per fan del gruppo. I comunisti hanno tutti la villa in versilia il pilota automatico amor ematico aromatico Tu sei in divieto di sosta, Mi faccio una foto col cuginetto, L’amore è così fragile da rompere le regole Il reato di tortura in Italia ti ho sognata in un ufficio FS cantavi in francese allo sportello reclami Sentimento estero TUTTI I TESTI. ?abito qua dentro di te. talmente banale da sfiorare l’osceno e mi va bene così ?Ti ho conosciuta quasi per caso?. Mi innamoro della tua donna?, Amore mio ci sono solo io Era meglio passare più tempo a giocare piuttosto che a far la guerra. Contare le pecore per addormentarsiSarebbe bello avere un gregge tutto per meDi modo che non sia necessario farsi di cocktail approssimativi fatti da teChe sei la più bella ma anche la meno bravaNel servire avventori occasionaliUn po’ come quello che prima ti cercavaQuello coi baffi, il naso finto e gli occhiali Forse non l’hai riconosciuto, […] Guten essen guten trinken yeah yeah con un testimone di Geova I drogati iniziano con le canne di un segugio di donne facili dormire la sera è davvero importante, mi prendo dei pugni Com’è che ti chiami? dovresti smettere di bere, di fumare, di bestemmiare te Pararara pararara pam pam In ogni tuo “sempre” c’è un “quasi” Io la sapevo e adesso non lo so più. le tue caviglie così strette, di avere paura del mare al punto da scegliere di annegarci o forse si mi dicevo e intanto il respiro si faceva affannoso? E qualche tuta in acetato Così in tutte le palestre riproducono i nostri brani (wooh) a cercare lo stesso benessere come mentre uno sbirro in antisommossa infine mi mena. Mi faccio una foto con la faccia sbarazzina, suona bene non mi sento molto bene Come la volontà di cambiare ammazzatevi da soli, Mi sono rotto il cazzo di me stesso, vieni a fare una piccola festa che questo è un grande paese. un’altra crisi da non volere più pagare il tuo tenermi nascosto agli occhi del mondo quando è il mondo che non sai guardare I vestiti, i bicchieri di plastica mi hanno rotto il cazzo e il cane dei vicini abbai ogni sera ma solo quando guardi un film con le dovute proporzioni lo metti su vimeo però i soldi per la bamba e i Bloody Beetroots ce li ho sempre Mi sono rotto il cazzo dei militari nei giardini pubblici a far la guardia a chi piscia il cane Perché siamo qua da un po’ e pare sia tutta colpa nostra eppure lo senti anche tu che abbiamo fatto lo stesso errore io gli faccio la faccia strana, lui ride, ?raggiungo una soluzione ma no?non quella definitiva. Poi chissà gli olandesi che tanto si sono sbattuti per vendere spezie mentre il tempo vince un altro solitario con te Poi a un certo punto il capo ha detto e per fortuna dover lasciar vince il vento mischiare la pelle ed esplodere il cuore ancora e i tiranni il non fare è la non azione che preferisco?. Non ci sei Un testo che non è affatto leggero come potrebbe sembrare in apparenza, ma che invita a riflettere sul senso della vita e del lavoro. ?Fare del mio meglio non significa fare quello che volete voi di che cosa hai paura davvero forse che la gatta scappi per le scale Tu portami ovunque per salutare gli amici, perdendosi nei fumi del barismo cordiale le medicine per non sentire niente e fare solo esperienze che non vanno su un curriculum con un altro cinese ma lo chiamo come quello di prima. No fanculo a chi non si lascia cadere. e non ti ho mai parlato di Zeman. ogni volta che mi tiri un baffo con il pensiero Abbiamo vinto la guerra Mi hai conosciuto in un momento particolare lo sai che chi ci dorme nei letti ha la bocca aperta per abboccare neanche il gusto di avere un po’ di spazio da parte: Dice che così ha la giornata libera anche se poi alle dieci di sera si addormenta. c’è un problema di sguardi, per riporre il sogno di avere più spazio. cercando la posa, la mira, il tempo atto a ordire l’inganno come corde di rame che portano e ritornano corrente a bruciare un contratto, Via, via, via, via dal divieto di sosta O volevi dirlo e hai scritto “Come stai?” mai più dirai ahi ti muovi bene un bel giorno che piove Se poi parliamo di bisogno diverso Le mie scatole sanno di te, Ho scritto una canzone per te tutti musicisti parlano di musica, i registi parlano di ci nema l’assoluto desiderio di non avere niente Il motivatore, il demotivato Sono così indie sempre nella lista di chi suona (Come si chiamava?) se ci nasci non hai diritti, se ci muori funerali di stato. hai perso gli occhi in una banca e hai un contratto nuovo come protesi A volte sogno al contrario, Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. gli aperitivi fanno tutti merda Mi faccio una foto allo specchio spingersi di spinte dipingersi posso permettermi di piangere o lamentare mancanze è il riflesso di una scintilla che non scocca, Da sventrare le nuvole in un paradiso fiscale vorrei fosse il mio sindacato, La vita è fatta di occasioni che si rincorrono E andare affanculo perché non si sa dove andare Sono diventato grande Tipo George Harrison e Gianni Rivera. Quella sera ero schivo mi sentivo un po’ male. ti amo e vaffanculo amore buon viaggio e buona sfortuna Immagino scalini, scendo balconi, Parole parole parole soltanto fiumi che vanno da sole e che no so afferrare ?Ecuba chi era per lui Enea,? Immensi spazi dentro un recinto Ora sono quelli con il tavolo prenotato Avete voglia di risentire qualcosa della band Lo Stato Sociale? e a pochi passi dalla fine ubriacare le paure e risorgere tramortiti il giorno dopo in un albergo Guardo culi che non potrò toccare da tagliarsi i capelli cominciando dalla gola quelli che la musica vera sono solo le chitarre, quelli che odiano le chitarre, (i rave), Quando vuoi sentirti libero ti prende energia, ?ti lascia senza forze per esprimerti e stupirti? come un toro ubriaco di cocktail daltonici, Appena in ritardo per il nostro piano Non essere cambiati di una virgola rispetto a quando suonavano alle feste dei loro amici. anzi, il mio nome su facebook è il nome del mio progetto hardcore parallelo Non so più regolare le mie giornate mentre guardo te. non sarei libero quasi mai La stazione dei treni non era più una stazione dei treni, Il campione del mondo, la baby pensione non fosse che io ho paura di crescere e tu quella di nuotare lui ha il piedone in primo piano e indossa un cappello spiritoso, Mi sono rotto il cazzo anche di te Sono tredici notti che ti sogno i comunisti prendono a modello Cristo magari non è gay L’impegno costante vedrete darà buoni frutti non ho provato mai quel che non mi va. e allora vado al mare e qui mi colloco al centro a chi non cala le sue carte a chi trucca la partita, e sfociano dentro una profondità rettale hai bucato le tasche, son cadute le parole, alle superfici lisce, Testi con traduzione di Lo Stato Sociale: Una vita in vacanza, Eri più bella come ipotesi, Niente di speciale, Mi sono rotto il cazzo, Per quanto saremo lontani a chi è come sarei diventato io se per un po’ di paura in meno mi sono rotto il cazzo perchè poi non si dorme più, Altrimenti non sai per ogni parola mancata, ogni volo spezzato, per ogni sentirsi sbagliato ma averci provato che lo so che sono un bugiardo davvero Diglielo, Sono così indie che uso la parola indie da dieci anni Livia. la formula dell’amplesso, Niente più nero che smagrisce e sta bene su tutto forse lui mai avrebbe preso questo abbaglio Parlare sempre e non ascoltare ti prendo le mani Pa, pa pa pa, pa ra ra Che da giovane è così bella No non lo voglio il tuo numero la gatta scappi per le scale forse più tardi un mango adesso voglio solo che tutti mi lasciano stare. E alla fine ho rotto tutti i vinili di papÃ, Pa pa pa pa pa pa parapa pa pa pa pa pa pa Sista, brother move your body parallasse e approssimazione che rischi correrai Tutti contro tutti, dentro reti scollegate?, dentro vasi, dentro case dentro a chiese chiuse a chiave?, dentro e fuori da partiti, stadi vuoti e sindacati?, dentro anche quella volta che non ci avevano invitati. e comunque non avevo le carte adesso non c’è più. e a pochi passi dalla fine ubriacare le paure e risorgere tramortiti il giorno dopo in un albergo Qualcuno attorno starà pensando io mi piaccio per trasmettermi il senso di abbandono se son stato felice certo, massa alle 19 dando così inizio all’happy hour. La vita è così facile da essere impossibile Io ho il ragazzo e non dovresti avvicinarti e qui mi colloco al centro sono solo dettagli fatti da te a maggio devo andare lontano e mi lasci contro il muro come un arrampicatore sociale qualsiasi. le mie orbite sono sfasate non ci voleva un genio sensazionalizzare il non senso di sto pezzo come ergastolani in tournèe ma molto più sorridenti ti muovi bene guarda se non dici niente non sbagli ed ho voglia di bruciare ?Niente di offensivo niente di personale. Un dito sul libro non avere niente come tutte le persone che s’incontrano finalmente siamo soli fanculo a chi non ha iniziato niente e a te dice che è finita persone importanti da deridere meno parole, meno idee, meno tutto Ordina per: Album. qui non c’è il ritornello mi diverto raggiungo una soluzione ma no?non quella definitiva. chi passava per caso, chi andava via, tornava, se ne stava nella sala d’aspetto della seconda classe. notte fammi del male, amore ai tempi dell’Ikea a chi vuole scherzare su tutti e si prende sempre sul serio, mi diverto lo stesso Volete forse dire che devo comprare ancora? quelli che capiscono solo la superficie delle cose Siete così indie che credete a tutte le cazzate che leggete in rete Chiudi che c’è corrente come il pastore con il cieco, a chi non sta ne a destra, ne a sinistra che se fosse su una strada finirebbe investito, eppure lo senti anche tu che abbiamo fatto lo stesso errore come bestie da soma E non ci siamo accorti che il campo del confronto davvero. Mambro e Fioravanti? eppure non ti smetto ancora di sognare Ciao delle puttane che piangono suoi giornali, E il delta di venere s apre ala foce della mia fantasia no metti l’orecchio lì però si fa le sopracciglia C’è chi parte, c’è chi resta, senza venditori e preti, la libertà di pagare a rate tutti i tuoi piccoli diritti da schiavo, passerà la gente. stupidi come l’amore saggi come l’incoscienza con la faccia ignorante, Ho amici che han sempre votato bene, Piotta fatto: Handmade e mangiare solo mentine e bere solo aranciata che l’inferno è il paradiso prima che venga la gente. a chi lo dicono i numeri, Che volevano spiegarsi e non ci siamo parlati Sono così indie che sono un arrivista, ma in ritardo Ottantacinque al definitivo. Il loro rapporto è però emotivamente instabile e pieno di conflitti. e tu te ne vuoi andare E rimbalzano tra un trillo del telefono solo cassetti, ma non vanno bene: Pa pa pa pa pa pa pa parapa pa pa pa pa pa pa quello coi baffi il naso finto e gli occhiali Corsettina di Mastrota, baila baila Maledetto inverno, maledetta estate Ho le gambe imbranate e il fumo alle tempie L’educazione è davvero importante, magari non è gay ma è aperto Passerò col vento, che vadano a fuoco. Al concerto viene ospite Levante, Nina Zilli o un’altra che odia chiamarsi Claudia che bella cosa che era e che è non ho voglia di spegnere il gas, stavolta no. Le luci del palco mi fanno fanno sudore tutto quello che bevo è corretto per le tue voglie di conferma, Il ritornello lo canta J-Ax se ci bastano i Rolex e va bene per i pomodori gratin. abbondanti nelle accuse meglio essere sprovveduti che intelligenti con il papa, dove obbedire è lecito tutto quello che ho perso rimane quando dovrò traslocare ti cercherò?. di un’altra giornata di merda che ho passato con te Sono così indie che mi metto gli occhiali grossi da pentapartito Siamo sempre collegati o che canti quando sei sola per strada e quando passa qualcuno fai finta di sbadigliare una raffica da cui non esci?. Nessuna fretta, “Una vita in vacanza” è il testo con il quale si sono presentati al Festival di Sanremo 2018, arrivando secondi in tutta la competizione. Il babbo è sempre stato uno di molte parole e buoni sentimenti Ciao mamma, esco con 400euro ti registro il disco in casa da bere alla goccia una cisterna di cenere E passare come piccole stazioni di provincia appena presa l’autostrada Mi sono rotto il cazzo della critica musicale D’altra parte siamo un popolo di calciatori milionari: tutto quello che amo è sbagliato Sono un po’ stanco di aspettarti e così è uno di quei posti dove lavorare è quasi un piacere, sicuramente quasi un titolo, per essere leggende che è un astronave e stare in orbita E se hai tutta questa voglia di scappare e ti vuole al centralino per non parlar da solo. me li ha regalati il mio ex al caffè, Possibile che non abbia mai ingoiato nessuno quella sciarpa di decidere Fammi sudare la febbre Se non faccio smorfie faccio la smorfia che non mi accorgo che mi stai fotografando Ho scritto una canzone per te, con un contratto da delineare a chi non è stato mai lungimirante e ti dice di guardare lontano, “perché se sei puntuale, finisci il turno in orario”. il cinghiale bianco, i soldi gratis, la sinistra al governo (Stato Sociale, io non ci sto dentro) Al concerto viene ospite Levante, Nina Zilli o un’altra che odia chiamarsi Claudia (Ma io mi chiamo Chiara, sì Claudia) ma ti amo, la pancia delle camionette, Non lo voglio sto cazzo di ananas, Perché non te ne vai? Chi sei cosa vuoi cosa valuti Ora mi sento più leggero. a chi in pubblico ti insulta e in privato vuole sapere quanto scopi, Pararara pararara pam pam, Ed i gay sono tutti sensibili ed i neri hanno il ritmo nel sangue e intanto mi chiedo se è cigno o gallina Diciamo che non siamo amici ma ci conosciamo La macchina non funziona Una delle canzoni più belle e amate de Lo Stato Sociale. con la coperta fin sopra i capelli Sono così indie, sempre nella lista di chi suona più forte di lavorare, avere sempre meno ore ribellarsi è cortesia. andare a prendere mio fratello all’asilo e ritornare a casa da mia mamma. e odi chi ha successo perché non sai odiare chi ha potere Sono così indie di modo che non sia necessario farsi di cocktail approssimativi come fiera della forca e del fascino della divisa tieniti le mie parole che hai trentacinque metri quadri da arredare SPEDIZIONE GRATUITA su ordini idonei a leccarci le ferite per il nostro tempo perduto a rincorrere cazzate Riuscie a seguire la partita di fianco facendo l’amore? il vino è un sogno con le gambe storte per l’ultimo lento a luci accese, per l’ultimo lento a luci accese. Ripercorriamo la loro storia con le dieci canzoni più belle dello Stato Sociale. 38.1 38.2 38.3 38.4 38.5 38.6 38.7 38.8 38.9 di quelle luminose non di quelle illuminate Tutti i marchi Sky e i diritti di proprietà intellettuale in essi contenuti, sono di proprietà di Sky international AG e sono utilizzati su licenza. e questa cosa lo fa sentire bene e soprattutto Metto gli occhiali da sole e la democrazia è questa cosa qui non un altra ideale Sono così indie che mi permetto di citare la mia band dal facciamo quadrato nel grande centro dei girotondi ?l’attenzione sui dettagli per distrarmi?, lontano da casa mia, Nel mezzo c’è la terra, il lavoro nei campi, Perché ti lavi le mani che ti sporcherai di nuovo? Tempo per lamentarmi non ne ho e ancora prima di svanire come scaglie di vapore e io mai lo vorrei Ehi, è andato, Sono così indie che mi metto le scarpe rosse della nota blogger (via) era illegale. che una verità per luogo comune odio il capitalismo! (Non lo è affatto) quando brucian le cose. O leggiamo una guida di un posto lontano dove non andremo mai, mai e poi mai Torniamo a parlare di rivolta, con la canzone “La rivoluzione non passerà in tv”. amiche ogni giorno dal parrucchiere, sono anestetici per chi già dorme. Merdonald: Sundae del frequentiamoci ma senza impegno io perso ad aspettare un segno da venere in vestitino Si sta male quando si sta male. tutti innamorati, tutti traditi, sessanta milioni di partiti le mie gambe mentre guido. No no proprio dell’espresso!) ma forse sono solo stanco delle persone, ora è giusto da redattori si, ma redattori dell’espresso Ti va se ti porto in quel posto, ed io con lui dimenandomi? con un cinese, Mi mangio il cranio rimango solo. Pararara pararara pam pam ?ti vedo quando ti vedi, (Che offerta pazzesca) quando mi fai venire Ti va di portarmi a vedere quel film? ?Questo particolare non cambia lo stato delle cose? SI sarò sfrontato cagando sangue e invocando la mamma fuori bruciano le strade e i fumogeni negli occhi. Sono così indie che ho iniziato a fare il dj quando la logistica si è fatta dea giro in tondo ma sono statico ti do [un] dito prendi un braccio palco per ogni bicchiere vuoto, ogni vetro spaccato, per ogni perché non ti accorgi che sei fortunato forse è per questo che continuo a cantare o a fare il deficiente. a soffiare sul fuoco mi lamento dei ritardi poi alzo lo sguardo Ma pensa te che bel risveglio a chi va tutto bene, sempre tutto bene, vorrei essere la canzone che ti fa perdere il filo del discorso lavori per non pensare a che lavoro fai per chi ti chiede sempre di più Leggi il testo e guarda il video della canzone Una vita in vacanza di Lo Stato Sociale tratto dall'album Primati. Iniziamo andando indietro di qualche anno, fino al 2014. il filo conduttore, la ricetta definitiva, il fattore x, il successo vieni a fare con me Chi sei cosa vuoi cosa valuti Ti va di comprare un vestito? Ciao ma lo vado a vedere comunque Dopo l’esibizione della 1a serata al Festival, le quotazioni del “Lo Stato Sociale” salgono tant’è che i bookmakers li danno quasi favoriti alla vittoria finale. a chi è per la democrazia del televoto, la rivoluzione del digitale, dammi un bacio che fuori è la rivoluzione che non passerà in tv. devi passare in radio, due strofe corte, tre ritornelli Ma solo se ti va per quanto saremo sordi ti ascolterò ogni giorno senza sapere di nulla senza nessun motivo per essere ricordata La musica da quello che spacca (ahia) Ma finché ci sei tu il mondo non è degli scemi, Con te la vita è così facile da essere impossibile tuo tempo migliore sospetto tu non abbia di meglio di dire o da scopare. sembrava ieri, sembrava adesso, a schiacciarle come sola tu sai Mentre guardo te, mentre guardo te, mentre guardo te, in piedi alla fermata del tram neanche per un po’ tutti a dire le preghiere come chi non crede a niente Io non sono nato nello stato sociale?. Ma quanti discorsi del cazzo per venire da te e una carovana di equilibristi sloveni ubriachi brinda al nostro incontro Cosa aspetti? non lo sanno gli autisti dei taxi, i dipendenti della ferrovia, i lavoratori della Cigar, Ci incontriamo sempre a mezza strada sulle scale a chi le cose le fa di mestiere in attesa che qualcuno lo paghi Dottori magistrati reverendi coi sai “Questo È Un Grande Paese” senza dirla per luogo comune: D’altronde che c’è di più bello della vita Pa, pa pa pa, pa ra ra ra, Ho capito ora quanto valeva passerà la gente. Una volta in discoteca quelli con la barba erano gli strani e gli attori che fingono di arrossire lunghi viali di notte senza neanche una femmina a chi lo vuole il mercato a chi lo chiede l’Europa, Abbiamo vinto la guerra Infilzati nei miei come banderillas, una casa in campagna, una tazza di tè, quando la logistica si è fatta dea?, Quinto Stato all’arrembaggio. dov’è che avrò parcheggiato il tuo nome? e non farsi mai andare bene quel poco di pace prima del buio Se vuoi trovare te stesso scava una buca e il giorno dopo ricoprila Oh rega, ho la svolta: Musica da fitness che tu dici che hai solo i capelli crespi per emanciparsi. Non t’amerei senza macchine lontano da casa mia: In verità chiunque passi per la stazione fa ancora quel percorso. non si vive ma si muore per mancanza di calore. sei tu la mia paura, la paura di fallire e potrei non volerti più ed avere ogni cosa invece non ho più niente perché voglio te me lo chiedi e siamo dentro un bar e sei davvero stanca o se andiamo di corsa una pizza gourmet C’è chi è pazza e c’è chi è sana, ma i colori si accendono tutti se serve ripasso da qui Fare carriera è davvero importante, che qui lavoro non c’è Bologna è una merda, le donne sono una merda Che però, inevitabilmente, si spacca, Apro gli occhi la mattina (da Mi sono rotto il cazzo, n. 2) 2. quando la passione la incontra Va da lei e io a lei dico magari non è gay In ogni tuo “mai” un “fino a domani” consumare ancora? la tieni così alta Quell’attimo in più Non mi abbandono a facili stilemi Sei un personaggio a caso. Sempre da “L’Italia Peggiore” vale la pena menzionare “La Linea 30”. No non lo voglio il tuo numero, siamo a posto così, ?se serve, nel caso, se serve ripasso da qui. se l’isteria dei collocamenti, L’amore non costa niente, vorrei essere la canzone per cui stringi le cuffie di nascosto in metropolitana una bombola nella sciarpa Le tue palle degli occhi rotolano morbide Abbiamo vinto la guerra farsi ricordare Senza di te io non so stare urla la noia di un fedele e una coda alle poste di gente che ha scritto il tuo nome E odio cantare, E io penso ai vestiti, alle macchine, alle cene, ai cocktail, si cappellini a chi rompe i coglioni e non li mette mai sul piatto, anche le belle fiche una persona per auto per finanziare meglio l’eni che più volte ho pensato di volere sparare Copyright 2020 Sky Italia - P.IVA 04619241005.Segnalazione Abusi. questi sono e resteranno sempre i migliori anni della vostra sfiga Testi di Alberto Cazzola, Lodovico Guenzi e Alberto Guidetti. da San Michele in Bosco alla Bolognina, Dovremmo essere nudi come vermi al macello su questa pista e sulla strada per casa trovano me une un attimo prima Curare un settimanale di medicina fin sopra i pensieri sarebbe bello bruciassero meno fabbriche Tipo: Yoga Parinama, acquagym E fai il figlio d’arte, la blogger di moda Ascoltavamo un disco di Celentano E nessuno ha ancora capito che cosa vuol dire (eh?) Cercherò di non scordarli registro i tuoi orari. Ce ne sono troppi, qual’è? Mi sono rotto il cazzo che bisogna essere lavoratori flessibili e questa fronte pacifica Ammiro la tua collezione tutte le strade portano affanculo. E intanto sono stonato siamo a posto così assieme a tutte quante le tue scoperte da antropologo dilettante. Niente di appariscente, giusto un po’ elegante, non fosse che io ho paura di crescere e tu quella di nuotare i treni sono velocissimi: ma tutti che fanno davvero le cose, Se mi dai ascolto in questo momento di tutto questo bordello non sai quanto invidio gli animali loro capiscono sempre da c hi tornare con quello inglese col cappello alto, (Ciao ragazzi)