Quando avevo quattordici ci si doveva accontentarsi di Batman & Robin e il massimo di cui si parlava su certe testate circa la pellicola di Joel Schumacher erano i capezzoli in plastica di George Clooney. Reviewed in the United States on February 7, 2015. Guarda caso di tutti i personaggi coinvolti in questa Guerra Civile solo uno finisce per guadagnarci. Civil War, il fumetto, è senza ombra di dubbio una delle miniserie più interessanti e appassionanti dell’universo Marvel. Ma se alla base ci sono tutte queste fantastiche idee, così influenti anche oggi, perché non consideriamo questa saga come una grande storia e non solo come un ottimo esempio di crossover estivo? Faccio presente come invece la miniserie principale arrivi a malapena a occuparne 208. Civil War ha solo una decina di pagine in meno rispetto al Cavaliere Oscuro di Frank Miller, altro fumetto che non ha mai fatto nulla per nascondere la sua indole spettacolare, ma la differenza di imponenza della storia, al di là dell’importanza storica, è imbarazzante. Alla stessa maniera, non mi ci vedo anarcoidi come Jonh Milius o Hunter Stockton Thompson seguire alla lettera ogni singola regola decisa dai colletti bianchi del governo. Questa cosa rallenta di molto il ritmo di lettura, lascia tirare il fiato, fornisce un sacco di profondità alla vicenda e ci permette di allargare lo sguardo su di un mondo che altrimenti finiremmo per guardare dal finestrino di un treno in corsa. Civil War è una miniserie in 7 parti scritta da Mark Millar e disegnata da Steve McNiven pubblicata fra il 2006 ed il 2007 e giunta in Italia nel marzo del 2007 che ha un notevole impatto sul mondo dei comics della Marvel stravolgendo gli assetti costituiti. La storia è il seguito della prima Civil War del 2006, che poneva Capitan America e Iron Man su due schieramenti opposti, divisi sui concetti di sicurezza nazionale e diritti civili. Il film è bello – non bellissimo, accontentiamoci – ma il suo maggiore pregio è quello di farci andare in brodo di giuggiole al pensiero di ciò che sarebbe arrivato dopo. [4] È stato pubblicato anche il numero 0 della miniserie, scritto da Bendis e disegnato da Oliver Coipel[5], albo con protagonisti Capitan Marvel, War Machine, She-Hulk e Ulysses. Forse. $41.01 + shipping . Intanto, l’universo cinematico Marvel incominciava a prendere piede. Xtina Sunday Comic Strip. Tony Stark invece è Elon Musk, Mark Zuckerberg, Larry Page e Sergey Brin messi assieme ed elevati a potenza. MANICOMIX RETAIL S.R.L. #LuccaBAD 2016, Panini: Civil War II e le altre novità Marvel, Civil War II e la morte di un eroe Marvel: l’assassino sotto processo in The Accused, Marvel – Civil War II: The Fallen, l’addio all’eroe caduto e una nuova nemesi per Amadeus Cho, ANTEPRIMA: Captain America e la fine della Guerra in Civil War II: The Oath, Marvel Approached Mark Millar to Write “Civil War II”. Le pagine sui fumetti in rete | Civil War (marvel) - elenco schede Schede sugli albi di Civil War Marvel Note: 1) schede realizzate da Vittorio Sossi e da Alessandro "zAxL" Tirapani 2) ATTENZIONE: le schede sono complete di trama per cui troverete anticipazioni sulle storie. Alla Antoine Fuqua, per capirci. Eppure sono convinto che un minimo di importanza l’abbia avuta anche la prima versione di Civil War, quella su carta, destinata a infrangere ogni record di vendita durante l’anno della sua pubblicazione. Un simbolo dell’essenza sudista come i Lynyrd Skynyrd non cantavano Free Bird per nulla. E tu da che parte stai? L’avvio è di quelli grandiosi: Speedball e i suoi New Warriors sono i protagonisti di un reality show. Stando a Wikipedia, l’intera Civil War è stata spalmata su qualcosa come 24 volumi, per un totale di 3.888 pagine da seguire nel corso di neppure un anno. Se sono riusciti in una simile impresa dove arriveranno con la conclusione dell’inevitabile trilogia? Allo stesso modo, il disegnatore di Civil War fa tutto ciò che deve per impressionare lo spettatore medio, evitando con cura ogni forma di autorialità o vezzo d’artista: le sue splash page non contengono narrazione, ma paiono riproduzioni della vetrinetta delle action figure della nostra fumetteria di fiducia. Dopo la morte di Steve Rogers (avvenuta alla fine dell'arco narrativo di Civil War) l'ormai ex Soldato d'Inverno ricevette una versione alternativa del costume di Capitan America costruito da Tony Stark. Strange macina milioni di visite su YouTube, peraltro sciorinando un cast artistico stellare. L’instabile scienziato cerca in ogni modo di darsi un tono scegliendo «arrosto al sesamo e allo zenzero in salsa dolce di peperoni rossi. Non sarà certo tutta gloria. I trailer sono buoni, tuttavia sono in pochi a crederci. Entrambi gli schieramenti interpretano benissimo le spinte più viscerali degli Stati Uniti d’America, causando un interessante cortocircuito tra realtà e finzione. L’unica via accettabile è prendere un disegnatore come Steve McNiven e chiedergli di disegnare più splash page possibile. Sono quasi sempre del tutto gratuite, messe lì solo per sciorinare ancora una volta il cast corale della miniserie. Giorno dopo giorno il “Millarworld”, il suo personalissimo universo espanso, si consolida e conquista nuovi, impensabili territori. È il seguito di Civil War (2006) ed è composta da nove numeri scritti da Brian Michael Bendis e disegnati da David Marquez e Justin Ponsor. In apparenza, un ribaltamento di prospettiva quasi epocale, capace di generare un‘attenzione folle sull’evento; in realtà il gioco dello scozzese per una volta si conferma molto più raffinato di quello che ci si potrebbe aspettare. e introdurre come se nulla fosse l’ipotesi Vendicatori. Il 2016 ha visto un’opera straordinaria e del tutto sorprendente affrontare il tema del profiling poliziesco e poi ha visto Civil War II tentare la stessa cosa con ben altri risultati. C’è chi la prende bene e chi invece proprio non ci sta. Nel 2016 questa trama di grande successo tra i fan del fumetto, viene riproposta sul grande schermo. Il fatto che questa gente finisca per accumulare ricchezze impossibili e costituisca il nostro filtro sulla realtà sono solo aspetti secondari. È chiaro fin da subito come ci si trovi già in pieno territorio millariano: qualsiasi altro scrittore avrebbe imperniato la vicenda su un paio di caduti nel corso di qualche missione rischiosa-e-immorale-ma-necessaria, avrebbe tirato in ballo il concetto di danni collaterali, qualche frecciatina d’attualità, il solito «Mio Dio, cosa siamo diventati?» e a posto così. Poi arrivò l’annuncio di Joss Whedon, ex regista e creatore di Buffy nonché sceneggiatore di una magnifica run degli X-Men, alla regia di The Avengers. Civil War è una miniserie a fumetti scritta da Mark Millar e disegnata da Steve McNiven, pubblicata dalla Marvel Comics da maggio 2006 a febbraio 2007. Gli schieramenti di questa Guerra Civile paiono ricollegarsi – schiavitù esclusa – a quelli della Guerra di Secessione del 1860. Un po’ come la testa impalata di John Romero alla fine di Doom 2: uno di quei segreti che distinguono utenti casual da adepti di lunga data. L’isteria nerd generata dalla scena post-credits del primo Iron Man rimarrà nella storia come una delle manovre di marketing più riuscite. Se volessimo cercare di capire quali siano stati i capisaldi in grado di ribaltare la situazione in maniera così significativa (vi ricordate quando i nerd erano quelli di Freaks & Geeks?) Alla stessa maniera in Civil War la divisione tra le due fazioni dei personaggi non è così manichea come appare. Cosa che, invece, accade puntualmente in ogni crossover targato Marvel. .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}La miniserie è arricchita da un vasto numero di tie-in dalle varie testate e da alcuni numeri singoli pubblicati prima e dopo la sua conclusione[senza fonte], A causa della nascita di un nuovo inumano, Ulysses Cain, che sembra riuscire a prevedere il futuro, due schieramenti di supereroi guidati rispettivamente da Iron Man e Capitan Marvel si combattono sulle questioni del determinismo e del libero arbitrio e su come approcciarsi al nuovo tipo di giustizia preventiva. Poi il film arriva al cinema e succede il miracolo, incassando abbastanza da generare un forte interesse intorno al progetto. Uno che all’apice della sua run di Thor se ne uscì con un episodio di sole splash page, lasciando tutti annichiliti dalla potenza del tratto e delle composizioni. Di quei sette albetti striminziti è rimasto soprattutto il ricordo di un’idea davvero grandiosa, qualche momento fatto apposta per essere dato in pasto ai media generalisti – Peter Parker che rivela la sua identità in conferenza stampa – e una testimonianza ben precisa di come la Marvel sia stata in grado di rimettersi in careggiata dopo anni di tragedia editoriale. • Civil War, la storica miniserie che ha sconvolto e rivoluzionato l’Universo della Casa delle Idee. Questi ha preferito scrivere una sorta di enorme trailer su carta per tutto il castello di spin-off e vicende parallele, anziché costruire una sceneggiatura in grado di camminare da sola. Gli indipendentisti della Bible Belt, culla dell’America più autentica, contro i progressisti del nord del paese; la tradizione del sud (ricordiamo come il Capitan America di Millar si comporti ancora come un uomo degli anni ’40) contro il presunto ultra-progressismo della West Coast. Lo sa bene e il mondo è meglio che si adegui. Anche oggi, a distanza di quasi due lustri, fa venire la pelle d’oca vedere Samuel L. Jackson nei panni di Nick Fury presentarsi come direttore dello S.H.I.E.L.D. It goes beyond the good guys always winning, there is a controversial issue that splits the superheroes! ... FUMETTO PANINI COMICS MEGA CULT,TRANSFORMERS ARMADA FORTEZZA 1 minicon,robot,bot. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 25 feb 2021 alle 14:35. Questa cosa fa capire quanto il gusto del pubblico più sofisticato sia cambiato nel corso degli ultimi anni, lasciando maggiore spazio al fantastico e all’evasione. Kevin Faige catapulta nelle sale Captain America: Civil War, sequel di Captain America: The Winter Soldier sotto la regia di Anthony e Joe Russo. Come accade, ad esempio, nella prima serie degli Ultimates, con un Nick Fury che cercare di convincere Bruce Banner a unirsi alla squadra. Di tutte le informazioni contenute in quelle 3.600 pagine di differenza, farne confluire qualcuna nella linea narrativa principale avrebbe contribuito a renderla qualcosa di più di una bella idea agghindata con un sacco di specchietti per le allodole. Terzo emozionante numero di Civil War II, ... ’eroina che si allinea alla caratterizzazione tipica dei personaggi femminili che caratterizzano la nuova poetica del fumetto supereroistico. Il suo socio in questa impresa è Reed Richards, altro genio scientifico che non si è mai fatto grossi problemi a scavalcare leggi e istituzioni pur di seguire la propria vocazione. Senza cipolle, grazie. Civil War recensione (fumetto) Il 2016 è un anno ricchissimo di cinecomis e uno dei più attesi dai nerd è Captain America 3: Civil War. La tradizione vuole che questi eventi debbano essere la cosa più ‘grossa’ dell’anno e, dovendo anche vendere tonnellate di copie, ogni forma di avanguardia per il raggiungimento di tale risultato viene cassata già alla linea di partenza. [1][2][3], Nel maggio 2016 la Marvel ha rilasciato un preludio ufficiale della storia nel Free Comic Book Day, scritto da Bendis e disegnato da Jim Cheung che si concentra sull'apparizione di Thanos all'interno del progetto Pegasus per ragioni ignote. A questo si aggiunge la morte dell’attore maledetto, risucchiato dal personaggio del Joker sino al punto, si dice, da non riuscire più a venirne fuori. La trama prende poi una brusca svolta “politica” – virgolette d’obbligo – quando il governo degli Stati Uniti chiede la registrazione di tutti i supereroi, in modo poterne regolamentare le funzioni. E in questo senso Civil War è il suo capolavoro. Alcuni accoppiamenti che sulla carta funzionano benissimo – supereroe rétro più Joe Johnston – non riescono a ingranare, mentre altri più strampalati – il Thor diretto da Kenneth Branagh – ci regalano momenti di autentico piacere. Outis 03/02/21 0 2812 CHRIS, CINEMA, DIZIONARIO CINEMA/FUMETTO, NEWS, OUTIS. La sua strategia è piuttosto semplice: grandi idee riassumibili in un pugno di parole, provocazioni calibrate sul margine massimo tollerato dalla casa editrice interessata, spettacolarità a ogni costo, un sacco di richiami all’attualità, one-liner come se piovesse e incipit il più impattanti possibile. Corso Palestro, 19/b - 25122 Brescia store@fumetto-online.it Capitale sociale i.v. Ragionando. Tutti abbiamo adorato vedere Denzel Washington prendere ancora una volta in mano la situazione in The Equalizer, ma dubito che qualcuno lo possa citare fra i propri film preferiti, no? L’idea è trita e ritrita, ma è qui che subentra l’autentica intuizione: a dispetto di ogni previsione, a ribellarsi al Governo non è l’eccentrico miliardario Tony Stark, ma il ligio Capitan America. Civil War is definitely a must read. Nel tentativo di alzare gli ascolti decidono di attaccare un gruppo di criminali ben al di sopra delle loro possibilità e il risultato è una tragedia, con oltre seicento vittime tra i civili. Il personaggio nel finale della prima puntata di “The Falcon and The Winter Soldier”,... • La storia di “Topolino”, raccontata dai suoi direttori, • Come guardare in ordine cronologico film e serie tv Marvel, • Neil Gaiman: “Vi spiego perché il nostro futuro dipende dalla lettura e dalla fantasia”. Potrete perciò anche odiare Millar, ma vi assicuro: non è un risultato da poco. Anzi, secondo perditempo come Jaron Lanier, staremmo perfino lavorando gratuitamente per loro. Il setting è formale, una rilassata cena in un lussuoso ristorante di Chelsea. PANINI COMICS - CIVIL WAR Grandi Eventi Marvel Millar McNiven - NUOVO ITA. In contemporanea con la miniserie è stata pubblicata una serie di albi intitolati Civil War II: Scegli da che parte stare, contenenti storie e numeri singoli legati all'evento. Lo scozzese veniva infatti da una sfilata impressionante di successi, dagli Ultimate X-Men alle due serie – anzi, stagioni, come le chiama lui – degli Ultimates passando per il rilancio di Wolverine. Tom Brevoort, editor anche della precedente Civil War, ha dichiarato di aver utilizzato lo stesso approccio usato nel 2006 ovvero creare due schieramenti opposti ma entrambi aventi punti validi a loro favore, in modo che il lettore fino alla fine non riesca a schierarsi totalmente da una parte o dall'altra[11]. La sceneggiatura lascia in secondo piano la pacchiana spettacolarità a tutti i costi del decennio precedente e rimpicciolisce l’inquadratura. Nel marzo 2016 Marvel ha rivelato quali siano i personaggi protagonisti e la loro divisione nei due schieramenti, chi crede di poter e dover cambiare il futuro e chi è determinato a proteggerlo, rispettivamente:[14], La miniserie è arricchita da un vasto numero di tie-in dalle varie testate e da alcuni numeri singoli pubblicati prima e dopo la sua conclusione, Civil War II e I Nuovissimi Avengers – Panini Free Comic Book Day (Recensione). C’è anche un altro aspetto da prendere in considerazione. Civil War finisce per essere l’evento fumettistico più chiacchierato dell’anno, cominciando a far capire a chi stava ai piani alti cosa piace davvero al pubblico moderno. Una sequela di reality che portano l’emittente a diventare il più grande nemico dell’umanità dopo la Corea del Nord e l’Iraq. Ci sarebbe bastato sapere che qualcuno a Hollywood stesse considerando l’idea di investire centinaia di milioni dollari in un film dove si parlava di registrazione governativa di supereroi. Ammettiamolo, arrivati a una certa età è facile fare quelli che di certe cose non sanno più che farsene. potremmo mettere sul tavolo i soliti Il Signore degli Anelli, Battlestar Galactica, la settima generazione di console da gioco, Harry Potter, il Trono di Spade, lo stesso Marvel Universe, come abbiamo già visto. Dividi et impera, potremmo riassumere in questa maniera Captain America-Civil War.Prendi una persona che ha perso tutto a causa dei supereroi, condisci la sua vecchia appartenenza nei reparti speciali dell’Hydra e il suo essere sokoviano e boom, i due principali supereroi se le daranno di santa ragione. Con questo non voglio certo dire che la quantità premi sempre – le sei pagine della prima versione di Qui di Richard McGuire ne sono testimonianza palese –, ma che forse saghe dall’afflato epico hanno bisogno di un minimo di profondità per poter mostrare tutta la loro imponenza. In Civil War, you have Iron Man(Tony Stark) going with the gov't and forcing all the other heroes to fall in line under threat of imprisonment or death.
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