«Io mi fermo sempre all’uscita» racconta Rossella Peppetti «comunico il mio indirizzo mail a tutti, a volte anche il numero di cellulare. Il padre me ne ha dette di tutti i colori: “Mio figlio non si deve vergognare di nulla!”. Molti insegnanti sanno quanto oggi sia difficile discutere con quei genitori che sembrano più che altro degli avvocati del figlio; genitori – e sono tanti, a detta loro – pronti a prendere sempre e comunque le difese del proprio pargolo, quando un professore si permette una valutazione che non rispecchia il suo valore. Secondo un’indagine della Fondazione Agnelli su oltre 15mila insegnanti appena passati di ruolo, il 55% ha paura di non saper gestire questo rapporto. I genitori di Antonio sono arrabbiati con gli insegnanti del figlio, terzo anno di liceo scientifico: secondo loro lo perseguitano, lo riprendono in continuazione per il suo comportamento in classe, mentre lui dice di non fare niente di male. Per conflitto si intende un’area di contrapposizione critica e di tensione che resta comunque in un ambito del tutto diverso e alternativo alla violenza, ossia all’intenzionalità distruttiva. Sono stata dura. «È naturale che ci sia un conflitto» osserva Alessandro Pepe. I testimoni però parlano di uno studente molto indisciplinato che infastidiva gli altri compagni e rispondeva male al professore 57enne. Per dare un’idea di come ci stiamo distanziando da tutto il mondo, questa percentuale sale all’81 per cento nella Cina comunista, dove la disciplina è considerata una materia cardine dell’insegnamento. Così scopriamo che appena il 16 per cento degli italiani considerano gli insegnanti nelle scuole ancora rispettati. Cominciamo dalla prima. Sono venuti a fare laboratori insieme a me. A volte però stare attenti non basta. Un genitore deve saper comunicare in maniera efficace con il proprio figlio, l'aspetto comunicativo migliora la qualità del clima interno alla famiglia dando benefici a tutti e non solo al bambino. A Milano la preside dell’Istituto Guido Galli, Anna Lamberti, è stata aggredita nell’atrio della scuola e invitata ad andarsene. Se il genitore insiste nel negare il problema comportamentale che gli stiamo descrivendo, ascoltiamolo davvero. E Andrea Prandin: «Un esempio in negativo? A Ostia (Roma) una madre ha atteso la professoressa della figlia all’uscita per aggredirla e insultarla, a difesa di suo figlio. «Dovrebbero concederci almeno due ore la settimana da dedicare a questo» lamenta Valentina Lanza «l’uscita da scuola non è il momento più opportuno e neppure il luogo più adatto per affrontare argomenti delicati». I miei colleghi dicono che esagero, ma questo rapporto continuo con le famiglie ha pagato moltissimo». I video che circolano in Rete sull’aggressione subita da un professore da parte di un gruppo di alunni, all’Istituto tecnico-professionale F. Carrara di Lucca, andrebbero mostrati e discussi in tutte le scuole italiane. Se un adolescente è in opposizione e sfida (interrompe, provoca…) un genitore potrebbe rispondere alle provocazioni in modo altrettanto aggressivo. Qui, in discussione, non è però il darsi di un confronto dialettico tra soggetti maturi che cooperano da posizioni diverse, ma la triste e malinconica scena di un conflitto, talvolta duro, tra solitudini: quella degli insegnanti e quella dei genitori. «Non uso mai frasi come “Suo figlio è un maleducato perché...”». «Se c’è un interesse genuino a conoscere paure e aspettative delle famiglie, la domanda va posta a metà dell’assemblea, e non si prosegue con l’ordine del giorno finché i genitori non si sono espressi». Questi consigli sono rivolti a tutti gli studenti dalle scuole elementari a quelle superiori. «Noi maestre dobbiamo osservare bene il bambino» raccomanda Valentina Lanza, quasi vent’anni di esperienza «Alle famiglie vengono rivolte pochissime domande» osserva Prandin «e quasi tutte sono domande retoriche, ovvero di cui si conosce già la risposta». Per alcune famiglie i dieci minuti solitamente dedicati al colloquio non sono sufficienti. «La 4a elementare dove insegno inglese è una classe difficile» racconta Rossella Peppetti «molti cambi di insegnanti, bambini agitati. «Come insegnanti abbiamo la fortuna di essere esterni al rapporto genitori- figli» aggiunge Rossella Peppetti, maestra dopo molti anni di lavoro come assistente sociale a Pioltello, una delle cittadine più turbolente dell’hinterland milanese «e da questa prospettiva possiamo vedere meglio gli errori. Poi, certo, ci sono i maleducati e basta. Accade sempre più spesso, invece, che si trasformino in avversari, entrando in conflitto e giudicando gli uni l’operato degli altri. È l’obiettivo principale da raggiungere. Il più alto è in Norvegia e ha superato quello di Vienna, I nipoti di Babbo Natale, centinaia di persone fanno un regalo a nonni rimasti soli, Spegni sostenibile: al via la campagna di riciclo dei mozziconi nei centri commerciali, Gli errori da evitare con il phon, per non rovinare i capelli e risparmiare energia, Spaghetti di riso al curry, la ricetta vegan con odori e brodo vegetale, Valeria Dall’Oca: sull’Appennino emiliano accoglie e cura gli animali maltrattati, Bicarbonato di sodio, un prodotto naturale per tutte le pulizie di casa. Ma è, insieme, il punto di partenza. E per l’igiene personale. Il bambino a casa non si comporta come noi lo vediamo fare in classe? L’importante è portare a casa il risultato «cercando di salvare la faccia di tutti» conferma Alessandro Pepe. è da costruire giorno dopo giorno» conclude Prandin «non è vero che c’è o non c’è». Gli psicanalisti e gli esperti sono in grado di dare tutte le risposte scientifiche a questo sciagurato conflitto tra genitori e insegnanti. In questa guida vi spiegheremo come riuscire a gestire i vari conflitti che possono insorgere con il proprio insegnante. Sono coperti e protetti dai loro genitori. «Se scelgo di avvisare i genitori soltanto via mail, già escludo qualcheduno» avverte Alessandro Pepe. E poi a Cernusco sul Naviglio abbiamo un’utenza divisa tra classi sociali molto elevate e molto basse, senza vie di mezzo. Rivolgersi a uno psicologo esperto non segna una sconfitta per i genitori, ma crea l’occasione per migliorare la relazione e … «Un lavoro a gruppi, strutturato e continuo, è perfetto» approva Alessandro Pepe «lavorando insieme si rompe il muro di sospetto reciproco». Il conflitto tra genitori e figli. A volte è anche necessario fare un passo indietro. Live now; «A Monza ci siamo inventati le merende interculturali. Ricordate, per esempio, la vicenda, ma è solo una tra le tante, del liceo statale Duca d’Abruzzi di Treviso? «In classe avevo un’alunna costretta su una sedia a rotelle» racconta Flavio Ratti «un suo compagno si è lamentato perché “a causa sua” uscivamo un poco più tardi Era molto aggressivo con i compagni. Per creare un vero dialogo, occorre concedersi il tempo necessario. Quando ne ho parlato al padre, lui è andato su tutte le furie e ha minacciato di denunciarmi perché stavo insinuando che suo figlio avesse un problema. 1:19:58. Già, la fiducia. Il campione interpellato è molto ampio: 35mila persone intervistate, di un’età variabile tra i 16 e i 65 anni. GENITORI / INSEGNANTI Fatti nuovi. dal conflitto di interessi, come avviene per i concor-renti in campo economico e commerciale, gli avversa - ri in politica e nelle gare sportive, i rivali in amore e in ambito professionale. Poi, quando si arriva al punto, raccontare l’episodio o il comportamento come se riguardasse un gruppetto di alunni di cui fa parte quel bambino. Poi però con mia glia quegli stessi errori li faccio anch’io...». Saper ascoltare, avere fiducia nell'operato dei docenti, creare un rapporto costruttivo: tutti i consigli della psicologa (sia per i genitori che per i docenti) per affrontare al meglio il rapporto nel … Mamme e papà sono rannicchiati sulle seggioline dei loro figli, cercando di contenere le ginocchia sotto ai banchi. Ascoltare con sincero interesse, invece, potrebbe rivelarsi illuminante. La natura dei conflitti insegnanti genitori. 2. Soprattutto l’umiltà aiuta a smussare i conflitti. E incominciare mettendo in rilievo gli aspetti positivi, i miglioramenti ottenuti. Insomma, gli ho dato ragione sulla forma pur confermando la sostanza». si parla». Mentre nel campo dell’istruzione non dovrebbero essere ammesse “invasioni”, sull’educazione mamme e papà possono e debbono essere coinvolti, perché si tratta di un terreno comune. In generale, meglio affrontare le questioni più delicate come gruppo docenti, per non personalizzare il conflitto. Il volantino che invitava le famiglie a un ciclo di serate sull’alleanza educativa riportando citazioni di Nietzsche e riferimenti all’approccio epistemologico: terribilmente “respingente”, agli incontri non è andato nessuno!». Mentre il prezzo dello scontro, alla fine lo pagano proprio loro. E il bambino, nel vederci a tavola insieme, aveva di fronte, sicamente, l’alleanza educativa di cui tanto Famiglie troppo deboli e figli poco responsabilizzati. Insomma, Serena, allenamento emotivo per insegnanti… Anch’io insegno, quest’anno matematica e scienze alle medie, e ho sempre cercato innanzi tutto di illustrare ai genitori la situazione dell’intera classe e poi di analizzare con loro come il figlio o la figlia si inseriscono nell’ambiente. Ognuno porta un dolce tipico del proprio Paese e, tra banane fritte peruviane, gelatine dell’Ecuador e buccellati siciliani, ci si conosce per davvero». Nello specifico a scuola un conflitto nasce quando l’insegnante non riesce a soddisfare le proprie esigenze, a … «Importante anche l’anticipo che viene dato, l’orario che viene scelto per venire incontro alle esigenze di chi lavora...». Un giorno all’uscita ho chiamato tutti i genitori dicendo che prima di preoccuparsi dell’aggettivo possessivo avrebbero dovuto preoccuparsi del fatto che i loro bambini non sapevano comportarsi decentemente. Insomma, dobbiamo dare l’impressione di conoscerlo a fondo. «Il conflitto è sempre relativo alla relazione, non all’episodio» aggiunge Alessandro Pepe «l’episodio è solo un pretesto». Dall’asilo alle superiori, Il palazzo più bello in Inghilterra? Che dire? Così funziona a Torino, Nella scuola primaria Rio Cro­sio di Asti si combatte lo spreco di cibo con le mezze porzioni, Piedibus, decolla in tutta Italia il progetto per portare a scuola i bambini a piedi (foto), Genitori elicottero, pronti a planare in aiuto di qualunque problema dei figli: attenti, potreste fare molti danni, Sudafrica: le onde sono di plastica e l’oceano è invaso dai rifiuti (video). Per i genitori è una grande fatica perché vivono anche loro un sogno di fusionalità e di permanenza con i figli molto forte. Scuola e famiglie, genitori e insegnanti: una nuova alleanza educativa necessaria, indispensabile all’insegna della reciprocità Una buona comunicazione tra insegnanti e genitori, al di là di ansie e paure, è fondamentale per rendere efficace il progetto educativo che … © 2016 Mondadori Scienza Spa | P.IVA 09440000157 | Capitale Sociale : € 2.600.000 i.v. Mi sono molto arrabbiato e ho detto a quel bambino che doveva vergognarsi per aver pensato una cosa del genere. «Attenzione però a non generalizzare» avverte Andrea Prandin, consulente pedagogico che da tanti anni si occupa del rapporto tra scuola e famiglia. Ebbene, malgrado il rapporto insegnanti e genitori non sia strutturalmente caratterizzato a priori da … Scopriamo allora da dove nasce il conflitto genitori figli adulti e quali conseguenze potrebbe portare tra te e il tuo, o la tua, partner. Tutte spiegazioni convincenti, ma resta il fatto che i ragazzi possono crescere bene solo in presenza di un’alleanza, il contrario della guerra, tra genitori e insegnanti. «Meglio non chiamare a colloquio i genitori apposta per affrontare un ostacolo specifico» consiglia Flavio Ratti, maestro in una elementare di Cernusco sul Naviglio, in provincia di Milano «conviene approfittare di un colloquio già fissato. Racconta Francesca Di Salvo: Se c’è fiducia, ogni cosa che succede non viene vista dai genitori come un errore dell’insegnante, ma come una difficoltà da superare insieme. Quando però parlo con i genitori, spesso diffidenti verso tutte le istituzioni, scuola compresa, faccio molto spesso l’esempio dei miei figli: non siamo perfetti, sbagliamo anche noi». «Questo significa che non sono davvero interessati alla risposta» afferma Prandin. In Francia un insegnate si è tolto la vita dopo essere stato indagato. Ma a volte anche quegli insegnanti Che pensano di “dar voce” non lo fanno veramente. Purtroppo, tra l’altro, il caso di Treviso non è affatto isolato in questo conflitto strisciante che semina solo danni, sprechi e veleni. Piuttosto è l’ennesima prova di una scuola dove sono saltate le gerarchie e il rispetto dei ruoli, e dove i ragazzi si possono permettere di tutto per un motivo fondamentale. Tutti ridono, e dunque tutti sono complici, di fronte alle gesta di una banda di studenti che sommergono il povero professore di insulti, minacce, bestemmie. Deciderà il tribunale. Oppure far partecipare al colloquio anche il dirigente scolastico. Allora come fare per instaurare un rapporto di collaborazione evitando i dissapori e le aggressioni, verbali e per no siche, com’è recentemente accaduto in varie parti d’Italia? Per esempio i genitori spesso diventano invadenti quando sono stati completamente esclusi: alzano i toni perché vengono respinti. Un comportamento sufficiente per farlo finire sotto indagine ed alla gogna nel Paese in cui insegnava. «Come insegnanti abbiamo la fortuna di essere esterni al rapporto genitori- figli» aggiunge Rossella Peppetti, maestra dopo molti anni di lavoro come assistente sociale a Pioltello, una delle cittadine più turbolente dell’hinterland milanese «e da questa prospettiva possiamo vedere meglio gli errori. I genitori devono evitare in tutti i modi di entrare in conflitto con gli insegnanti, arrivando in alcuni casi anche a diventarne complici per il bene dell'alunno, che in questo modo vedrà in entrambi un grande punto di riferimento, avendo un modello da seguire sia a casa che a scuola. «dobbiamo raccontarne molte caratteristiche, tante sfumature. 14/04/2020. Invece assistiamo a un vero corto circuito. Per esempio nella convocazione della prima assemblea di classe. «Non ha senso catalogare un genitore senza metterlo in relazione al tipo di scuola che incontra. Il conflitto tende a far parte della nostra vita e troppo spesso è inevitabile. La verità è che purtroppo oggi gli insegnanti non contano più: la scuola è in mano ai genitori». «A volte arrivo a inventarmi problemi familiari che non ho» rivela la sua collega Valentina Lanza «perché mostrare le proprie debolezze può essere davvero la chiave per aprire la porta alla fiducia». Racconta Flavio Ratti: «La mia classe, una 3a, era parecchio disomogenea. I familiari dello studente scendono in campo e, con l’assistenza legale dell’avvocato Fabio Capraro, denunciano la scuola: sequestro improprio e abuso di potere. I genitori, non è difficile capirlo, vivono per legge di naturauna lunga serie di traumi legati alla crescita del loro pargolo: se sanno svolgere il loro mestiere, per così dire, devono insegnare «la scuola è un’organizzazione lavorativa pensata per maestri e professori. da scuola. Anche se in realtà è stato l’unico responsabile». Questo tipo di episodi non sono rari nemmeno nel nostro Paese. La guerra abbruttisce e imbarbarisce. «I miei alunni abitano in case popolari, alcuni hanno il padre in carcere» racconta Elke Termini, che insegna italiano in una media alle porte di Palermo. ... Smettiamola di dire che siamo in guerra perché questa metafora e la dinamica del conflitto chiamano in causa automaticamente i ruoli di vincitori e vinti, di soprusi e spartizioni. anche oltre, facendo entrare i genitori in classe. In questo caso l’insegnante deve trovare la forza dentro di sé di accettare serenamente di non poter risolvere il conflitto. LEGGI ANCHE: I no che dobbiamo imparare a dire ai figli, tornando a parlare con loro. Proprio i colloqui con i genitori, però, sono la principale fonte di stress per maestri e professori. Il conflitto è una occasione per educare ad assumere comportamenti sani: il comportamento dei genitori tenuto durante un conflitto rappresenta un modello educativo. Uno studente liceale parla in classe con lo smartphone durante la lezione, il professore giustamente sequestra il cellulare e lo mette in cassaforte per consegnarlo ai genitori. Chiedete al gruppo di leggere per proprio conto e prendere in considerazione le domande in cima al foglio. 19 Jul, 2019. E allora l’abbiamo raccolta, la testimonianza di uno dei genitori … Si fan piccini, e dal basso guardano l’insegnante in cattedra che snocciola regole, programmi e obiettivi. «Si tratta di una relazione asimmetrica, perché l’insegnante è l’esperto della sua materia e il genitore si ritiene l’esperto del proprio bambino». «Un progetto che ha funzionato bene nella nostra scuola» racconta Elke Termini «è stato un corso di formazione per i docenti allargato anche ai genitori: ci siamo trovati seduti agli stessi banchi per imparare meglio l’inglese. I sopravvissuti: l’uomo senza cellulare esiste? Un esempio perfetto di alleanza educativa. «Occorre prevedere momenti autentici in cui dare voce alle famiglie» concorda Andrea Prandin. «Incontrare le famiglie nel loro ambiente mi chiariva ogni cosa. «Se per un insegnante è difficile comunicare alla famiglia un problema, significa che non è stato costruito nulla prima» spiega Andrea Prandin. Genitori e insegnanti: un rapporto difficile ma fondamentale. Gli insegnanti chiedono sempre ai genitori se hanno osservazioni o domande da fare. Le regole base le aveva già individuate, nella loro apparente semplicità, Animali domestici: cani, gatti e altri pet, App per imparare la matematica e le tabelline, Insegnanti: 10 consigli su come stare bene a scuola, Il ruolo della scuola: "insegnanti, ricordiamo quanto siamo importanti", Scuola attiva: come gestire una classe con livelli diversi, Coronavirus e ritorno a scuola: cosa sa (e non sa) la scienza sul rischio contagi, Parole dette e parole sui social: esploriamo la differenza, Scuola a distanza: dal problema disuguaglianze all’opportunità di riformare il sistema, Motivazione allo studio e all’apprendimento: ecco come si migliora un alunno. Il fallimento di una scuola, dove spesso comanda una burocrazia ottusa e qualche piccola corporazione. Poi però li ho invitati in classe. Per riuscirci è necessario almeno applicare la seconda delle regole indicate da Gianni Rodari: sapersi ascoltare. annella bartolomeo le relazioni genitori insegnanti introduzione importante parlare della relazione insegnanti, ultimamente il ruolo dei genitori si presenta Di solito, però, se si dà voce alle persone queste smettono di urlare». I conflitti tra genitori e figli ormai abbastanza cresciuti sono indubbiamente legati a qualcosa di irrisolto che purtroppo ci si porta dietro sin dalla più tenera età. Stesso copione, sempre in Sicilia, per un insegnante di educazione fisica, picchiato dal padre di un alunno che aveva rimproverato per l’uso del cellulare in palestra. Hanno idee chiare e sanno cosa vogliono e come ottenere dai genitori , le capacita organizzative sono presenti nel bambino a riguarda la famiglia ,i genitori ,casa ,salute. Non è il titolo di un film stile La notte prima degli esami. Spesso però sono i dettagli a far crollare miseramente le migliori intenzioni. Interessante, è un indizio prezioso». E che il conto del corto circuito poi lo pagheranno gli stessi ragazzi e gli stessi genitori così solerti nel rivolgersi all’avvocato di turno? Il conflitto può essere definito uno scontro tra due persone che hanno bisogni differenti per cui il comportamento di uno interferisce con le esigenze dell’altro. Scrivo ai genitori una volta al mese. Lasciati soli». Allora ho scelto il tema del viaggio e ho coinvolto le famiglie. Come dimostrano alcune storie-simbolo, realmente avvenute, a dimostrazione di quanto le statistiche del Global Teacher Status Index siano fondate. E lo trasformano in un burattino da colpire a viso aperto, in segno di sfida. Le emozioni sono alte quando si affrontano le differenze sul modo migliore per affrontare le differenze. E ciò vale a dire avviare dei percorsi di formazione alla gestione dei conflitti al fine di facilitare la relazione tra gli insegnanti e genitori attraverso l’ ampliamento delle loro conoscenze di cosa sia il conflitto e di come gestire al meglio l’ascolto e la comunicazione, in modo da non trasformare le relazioni in “scontro”. Nessuno può negare che questo studente abbia fatto una cosa che va sanzionata (lo prevede anche una burocratica circolare del ministero) e nessuno può lontanamente pensare che preside e insegnante volessero rubare il suo smartphone. Il tipo di relazione che instauriamo da bambini e l’ambiente in cui cresciamo influenzano certamente gli adulti che diventeremo. Una mamma ci ha aiutati con i lavoretti per Pasqua, un papà ha tenuto una lezione sulle parole inglesi utilizzate in italiano e cosi via. Può capitare che uno studente abbia la percezione di non andare d'accordo con un'insegnante o si sente essere preso di mira. Che dire? Questo ha permesso a mamme e papà di vedere gli insegnanti nelle vesti di studenti in dif coltà. I MOTIVI DEL CONFLITTO A SCUOLA NEL RAPPORTO GENITORI-INSEGNANTI DIFFICOLTA’ NEL TROVARE SPAZI E TEMPI PER INTERAGIRE Esempio Dalla parte dei genitori: un genitore fa presente all’insegnante che, per motivi di lavoro o di salute, non potrà essere presente al Io non avevo assolutamente usato la parola “problema”, eppure...». Io negli anni Settanta risolvevo tutto andando a pranzo da ciascun alunno» racconta il maestro in pensione Alberto Villa. «È fondamentale uscire dalla logica di chi ha ragione o torto. Distribuite la scheda DAI-UN-NOME-A-CIO-CHE-PROVI.pdf (46 download) piegata in maniera tale che ne sia visibile solo una parte.. 3. Semmai hanno provato a coinvolgere la famiglia del ragazzo, in quello spirito di collaborazione che dovrebbe essere alla base dei rapporti tra la scuola, gli alunni, gli insegnanti, e le famiglie. di team congiunti insegnanti e genitori, 3. prassi di risoluzione congiunta dei problemi tra casa e scuola, 4. identificare e gestire costruttiv amente i conflitti, 5. sostenere le famiglie, 6. aiutare gli insegnanti a migliorare la comunicazione e i rapporti con le famiglie). La preside del liceo Virgilio di Roma, Irene Baldriga, è stata più volte minacciata dai genitori dei ragazzi: la sua colpa è di avere tentato di bloccare lo spaccio della droga nella scuola. Apriti cielo. All Rights Reserved. È un fisiologico assestamento dell’organismo, non una malattia, Minestra di riso e ceci: la ricetta semplice di un piatto perfetto per mantenersi in forma e, soprattutto, in salute, Iscriviti alla newsletter per ricevere i migliori contenuti di NON SPRECARE, I no che dobbiamo imparare a dire ai figli, tornando a parlare con loro, Genitori contro la scuola, il figlio prende 9, ma loro vogliono 10. L’insegnante di italiano è piuttosto insofferente al comportamento di Antonio. Padri e madri immaturi come, se non peggio, dei loro figli. Torniamo per un momento alla prima assemblea di classe, a quelle mamme e papà rannicchiati sulle seggioline. Tale disagio, comprensibile per certi versi, fa sentire l’adulto sguarnito, impreparato o confuso di fronte ai bambini che stanno manifestando comportamenti conflittuali e aggressivi e produce molto frequentemente una serie di interventi poco efficaci. di scusarmi per aver usato un termine forse inappropriato, ma ho ribadito la mia censura di quel comportamento. Rispetto al quale c’è anche una domanda da farsi: con questo bel precedente, quale insegnante e quale preside in Italia penseranno mai di applicare una regola elementare di stile e di efficacia scolastica, impedendo ai ragazzi l’abuso del cellulare e le conversazioni con gli sms durante le lezioni? «Il rapporto con le famiglie? Mal di primavera, non credeteci. Tutti. Attenzione però a non coinvolgere soltanto i genitori più istruiti, quelli che magari già si danno da fare a scuola con il volontariato. «D’altra parte» chiosa Pepe Fin qui la storia, passiamo alla morale del racconto. Nulla di meno scontato. ... La maggior parte degli insegnanti vive in prima persona diversi aspetti problematici nella gestione delle proprie classi: problemi disciplinari, bullismo, scarsa capacità di concentrazione e perdita di interesse da parte dei propri allievi. I bambini riproporranno le stesse modalità con i fratelli, con gli amici, con gli insegnanti. Al confine della cronaca nera. Reciproca. Sono venuti un papà egiziano e una mamma albanese a raccontare come erano riusciti a raggiungere l’Italia, una mamma italiana che per un periodo era emigrata negli Stati Uniti e un altro papà, giornalista, che aveva attraverso il deserto seguendo le rotte dei migranti». Così facendo infrangono l’alleanza educativa». Se vi rendete conto che il compito è difficile per il vostro gruppo, leggete voi le diverse situazioni per i giovani. La pressione, per ragioni diverse, si fa sentire in entrambe le direzioni. «Alle medie in questo siamo un poco più fortunati» riconosce Carmen D’Auria, professoressa di lettere «c’è una maggiore fiducia nelle nostre capacità». In fondo a una classifica di 35 nazioni, in tutto il mondo, stilata grazie a un maxi-sondaggio del Global Teacher Status Index. «Io cerco di non dare giudizi, ma di descrivere semplicemente i fatti così come sono accaduti in classe» racconta Alessandra Gagliano. Da alcuni anni nella scuola italiana serpeggia un irragionevole conflitto tra genitori e insegnanti. Capirsi. «Quando insegnavo a Monza» ricorda la maestra Francesca Di Salvo «avevo in classe un bambino davvero viziato, arrogante. del milanese «i genitori si permettono di giudicare con molta disinvoltura la nostra professionalità». Solo così possiamo convincere i genitori a concederci almeno il beneficio del dubbio quando sottolineiamo una difficoltà». E una ricerca condotta nel 2010 in sei diverse nazioni individua alcune categorie che maggiormente preoccupano: i genitori non coinvolti, ovvero disinteressati e assenti; quelli non cooperativi; quelli troppo preoccupati riguardo all’andamento scolastico; quelli iperprotettivi (in ansia sull’incolumità dei propri gli a scuola) e infine gli insoddisfatti, che spesso mettono in dubbio competenza e professionalità. Se il lavoro dei genitori è difficile, quello degli insegnanti non è da meno. Il conflitto tra genitori e figli, peraltro utile alla crescita, può trasformarsi in reale difficoltà che generano problemi, disagio e sofferenza. Rapporto tra genitori e figli: quando crea conflitti può essere il sintomo di una difficoltà di comunicazione familiare. Le regole base le aveva già individuate, nella loro apparente semplicità, Gianni Rodari oltre quarant’anni fa: saper parlare e sapersi ascoltare. Da noi, invece, gli insegnanti vengono presi a sedie in testa, trascinati davanti al Tar se non hanno dato un voto gradito a un alunno, sbeffeggiati e minacciati. Gli psicanalisti e gli esperti sono in grado di dare tutte le risposte scientifiche a questo sciagurato conflitto tra genitori e insegnanti. Basti pensare che l’Italia, subito dopo Israele e Brasile è lo Stato dove si rispettano meno gli insegnanti. Ciò può esser vero tanto per l’una quanto per l’altra parte. Ci ha resi più umani, e abbiamo riso un sacco». I comportamenti conflittuali tra i bambini attivano spesso un forte disagio negli adulti, siano essi genitori o educatori/insegnanti. Ecco, il primo impatto dei genitori con il mondo della scuola spesso è così. Sapere che cosa pensano della scuola mamme e papà, conoscere quelli che loro individuano come punti deboli, aiuterebbe a migliorare. Piena di luce, con parco, orto e piscina (foto), Scuola senza compiti a casa, in Italia ci sono in tre regioni. In questo senso, genitori che disconoscono il ruolo degli insegnanti e genitori che si sentono non ascoltati dagli insegnanti sono le due facce della stessa ... (in caso di conflitto … Uno dei problemi più attuali è proprio la difficoltà di colmare il gap tra queste famiglie e quelle definite hard to reach, difficili da raggiungere. Non è semplice farci entrare i genitori evitando l’effetto di un elefante in una cristalleria». Quest’ultimo, durante una delle scenate del piccolo, si sarebbe permesso di farlo rientrare in classe prendendolo per un braccio. Alessandro Pepe, ricercatore al Dipartimento di Scienze umane per la formazione dell’Università di Milano-Bicocca, spiega: «Trent’anni di indagini hanno ormai dimostrato che l’alleanza educativa migliora i risultati scolastici di bambini e ragazzi». La guerra tra genitori e insegnanti in Italia non è una fiction, ma si tratta di uno scontro che viene aggiornato tutti i giorni con qualche nuovo episodio. E ricorrono al Tar, Scuolabus a pedali, i bambini si divertono e i genitori non devono più prendere l’auto (foto e video), Scuola dello sviluppo sostenibile, la prima in Italia nasce a Milano. «La fiducia Ciò significa che dentro a questa popolazione che ha consentito la rilevazione, ci sono studenti, insegnanti, famiglie. I conflitti che si creano tra insegnanti e studenti e che difficilmente potranno essere risolti sono quelli che riguardano divergenze di opinioni, collisione di valori, di idee o modi di vivere. «Tuttavia se i ragazzi si comportano male vanno ripresi. Forse oggi l’idea non è facilmente replicabile, ma ci si può avvicinare. Ma lo fanno negli ultimi cinque minuti, quando magari s’è già sforato l’orario di chiusura dell’incontro.

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