Divenne poi sacerdote seguendo la regola di San Francesco ed intraprese numerosi viaggi, predicando ininterrottamente e giungendo fino in Italia in seguito ad un naufragio. Non sia appassionato raccoglitore di libri e non sia troppo intento allo studio e all'insegnamento, per non sottrarre all'ufficio ciò che dedica allo studio. Ezzelino fu veramente irremovibile, e anzi risparmiò ad Antonio la stessa sorte del conte Rizzardo soltanto per rispetto dell'abito che portava. Fra tutte queste città Antonio scelse però il convento di Padova come sua residenza fissa quando non era in viaggio. Erano essi nel primo fiore della giovinezza allorché misero al mondo questo felice figlio; e al fonte battesimale gli posero nome Fernando. Il viaggio durò parecchie settimane. Il capitolo, presieduto dal cardinale cistercense Rainiero Capocci, ebbe luogo nella valle attorno alla Porziuncola dove si raccolsero più di tremila frati; si costruirono delle capanne di stuoie e per tale motivo fu ricordato come il Capitolo delle Stuoie. Mi piace che tu insegni teologia ai nostri fratelli, a condizione però che, a causa di tale studio, non si spenga in esso lo spirito di santa orazione e devozione, com'è prescritto nella regola.». Nel giardino dei conti Papafava e dei Carraresi la tradizione colloca la pietra sulla quale Antonio saliva per predicare. Sant'Antonio nacque a Lisbona nel 1195 da genitori favoriti da Dio di ricchezze spirituali e di un certo benessere. Insieme alle istanze morali Antonio si dedicò alla predicazione contro i cristiani eterodossi, gli eretici. Questi, saputo che Antonio aveva espresso precisa volontà di morire in città, nel suo convento, diede loro ragione e incaricò il Podestà di sedare gli animi, anche con la forza, se necessario. Tradizione vuole, ad esempio, che le donne latinoamericane in cerca di marito conservino una statuetta capovolta del santo, fino a quando questi non farà comparire il probabile sposo. Ricevette l'incarico di predicare nell'autunno del 1222 e il territorio affidatogli comprendeva, oltre alla Romagna, l'Emilia, la Marca Trevigiana, la Lombardia e la Liguria. Queste ultime reliquie ossee vengono portate in processione ogni anno nell'ambito della festa del 13 giugno. Sant’Antonio da Padova: il santo che aiuta chi è smarrito, consola chi soffre e soccorre i bisognosi. Verso la fine di maggio Antonio partì alla volta di Verona per chiedere a Ezzelino di concedere la grazia al conte Rizzardo, ma non riuscì a ottenere nulla. Non vi è notizia che riporta un suo pur breve passaggio o successivo ritorno nei luoghi nativi. Poco tempo dopo a Tolosa affrontò direttamente gli albigesi con la profonda dialettica basata su argomenti chiari e semplici; alcune fonti riportano che fu in questa città francese che si verificò il miracolo del mulo che, nonostante il digiuno, trascurò la biada per inginocchiarsi di fronte al Santissimo Sacramento. Nonostante l'incarico comportasse per Antonio la visita degli ormai numerosi conventi dell'Italia settentrionale; Milano, Venezia, Vicenza, Verona, Ferrara (dove avvenne il miracolo dell'infante che proclama l'innocenza della madre); ma anche Trento, Brescia, Cremona e Varese. O gloriosissimo Sant'Antonio, benignissimo mio protettore e potentissimo mio avvocato, a voi fiducioso ricorro nelle presenti mie necessità e spero di essere da voi esaudito. La basilica venne inaugurata il 25 giugno 1230. Accompagnato dal giovane padovano Luca Belludi, cominciò dall'estremità orientale, da Trieste; di lì sconfinò in Istria e Dalmazia. Il viaggio galeotto, Le tre leggende sulla fondazione di Napoli: la storia della Sirena Partenope, Mannaggia ô Pataturco: significato e origine dell’espressione napoletana, Il rider derubato devolve in beneficenza metà dei fondi raccolti, Trasporti Campania: sciopero EAV di 4 ore, Campania, ritorno a scuola graduale dall’11 gennaio, Bollettino del 4 gennaio: sono 747 i tamponi positivi di oggi in Campania, Fatti mandare al MANN: tanti eventi e laboratori gratuiti per bambini, Corso gratuito di lingua Napoletana all’Istituto Francese Grenoble di Napoli, Sostieni la cultura con Campania Artecard, Concerti degli Zampognari nelle piazze di Napoli: il calendario, Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 3.0 Italia. Oggi, 13 giugno, si festeggia Sant'Antonio da Padova. Per piegare i protervi alla mansuetudine non si vergogni di umiliare e abbassare sé stesso rinunciando in parte al suo diritto per guadagnare l'anima.». Entrato nei frati minori scelse il nome di Antonio e così fu chiamato in vita senza precisare il luogo di provenienza. Nel 1219, a 24 anni, viene ordinato prete. Da lì a pochi mesi Antonio ebbe modo di incontrarsi nuovamente con il Pontefice, che giunse in Assisi per canonizzare Francesco, dichiararlo santo e benedire la prima pietra della Basilica dove avrebbe riposato il suo corpo. Antonio di Padova, noto in Portogallo come Antonio da Lisbona, al secolo Fernando Martins de Bulhões.Entrato nei frati minori scelse il nome di Antonio e così fu chiamato in vita senza precisare il luogo di provenienza. Il Santo di oggi, 13 giugno, è Sant'Antonio da Padova. La tradizione narra che qui si ebbe la famosa predica del Noce e sempre qui si ebbe la visione di Antonio con in braccio il Bambino Gesù, nella celletta dove si ritirava per la preghiera e il riposo. Il Santo di oggi, 13 giugno, è Sant'Antonio da Padova. Antonio di Padova visse in una fase del Medioevo in cui tutta l'Europa era scossa da profondi cambiamenti: la nascita della società urbana e dei Comuni; l'aumento della produzione agricola e la conseguente maggior mobilità delle persone con la ripresa di ampi commerci. Le fonti sono incerte sul periodo del viaggio di ritorno di Antonio in Italia dalla Francia; un'antica tradizione riporta che imbarcatosi per mare naufragò nuovamente in Sicilia, dove sono conservate numerose reliquie a lui attribuite. Al disprezzo ricevuto per la sua predicazione egli si rivolse ai pesci che miracolosamente si affollarono verso di lui come per ascoltarlo. Il territorio assegnatogli era molto vasto ma egli non si scoraggiò. Tra predicazioni instancabili e lunghe ore dedicate al confessionale spesso Antonio compiva lunghi digiuni. La predicazione però non gli lasciò il tempo di finire quest'opera. Antonio di Padova nacque dunque a Lisbona, primogenito in una nobile famiglia. La verità sulla fama di Sant'Antonio da Padova. Il Francescanesimo stesso si iscrisse in questa corrente di rinnovamento, collocandosi però fin dall'inizio dentro la Chiesa con l'intento di modificarla dall'interno. (La posta […] Il Provinciale della Provenza, Giovanni Bonelli da Firenze, lo nominò prima Guardiano del convento di Le Puy-en-Velay e poi Custode, cioè superiore, di un gruppo di conventi attorno a Limoges. La notizia della morte di Antonio si diffuse rapidamente e quel che temeva padre Vinotto s'avverò. La questione aveva ormai raggiunto posizioni radicali e apertamente polemiche trasformandosi in uno sgradevole: o con Francesco o contro Francesco. Qui i due frati furono informati che a maggio, in occasione della Pentecoste, Francesco d'Assisi aveva radunato tutti i suoi frati per il Capitolo Generale. Antonio di Padova, noto in Portogallo come Antonio da Lisbona, al secolo Fernando Martins de Bulhões. La vertenza gravava attorno a punti diversi: c'era chi spingeva ad un maggior impegno negli studi, privilegiando il frate sacerdote a discapito del frate laico; altri volevano mitigare la rigida povertà di Francesco con una regolamentazione più consona ad una comunità che da "girovaga" stava trasformandosi in "residenziale". Dal nome della chiesa di Santa Maria della Colomba, dov'erano soliti ritrovarsi, presero il nome di "Colombini". Alla fine del 1223 o all'inizio del 1224 Antonio si recò a Bologna già all'epoca città universitaria inferiore solo a Parigi. L'amore rende dolci le cose aspre e leggere le cose pesanti; il timore, invece, rende insopportabili anche le cose più lievi.». Romanino Il suo nome viene… Antonio, sebbene conoscesse alcune di quelle lingue, iniziò a predicare nella volgata del popolo di Roma[6]. Il centro del suo culto è la basilica eretta a Padova, sul luogo della sua tomba. Antonio soggiornò a Padova per pochi mesi, ma decise, una volta scaduto il mandato di Ministro Provinciale nel 1230, di tornarvi definitivamente. A differenza di quanto accadeva in altri contesti religiosi, la Regola francescana imponeva ai Ministri Provinciali di visitare i conventi e i religiosi affidati alle loro cure: «I frati, che sono ministri e servi degli altri frati, vìsitino e ammonìscano i loro fratelli e li corrèggano con umiltà e carità (...) Benché sia permesso di provvedersi un buon corredo di cultura, pur si ricordi più di ogni altro di essere semplice nei costumi e nel contegno, favorendo così la virtù. Dopo la prima educazione ricevuta nella casa paterna da uno zio canonico, continuò la sua istruzione nella scuola vescovile annessa alla Curia. Io mi pento del peccato, io da Voi la grazia aspetto. Sant’Antonio da Padova, forse secondo solo a San Giuseppe, è il santo più noto e amato nel mondo.Milioni di pellegrini, provenienti da ogni parte, fanno visita ogni anno alla sua Basilica a Padova, spesso portando ex voto per una grazia ricevuta grazie alla sua intercessione. È il «Santo», conteso da Padova e Lisbona, amato da tutti. Grande predicatore e guaritore, fa molti viaggi nell'Italia settentrionale e nella Francia meridionale per combattere le eresie. Al Santo si attribuiscono numerosi miracoli, tra i quali un episodio di bilocazione a Padova e a Lisbona. Sant’Antonio da Padova rientra tra i santi più amati e venerato del napoletano.Nasce in Portogallo, a Lisbona, il 15 agosto del 1195 da una famiglia di origini nobili. E oggi la Chiesa lo celebra. Dio onnipotente ed eterno, che in sant'Antonio di Padova hai dato al tuo popolo un insigne predicatore del Vangelo e un patrono dei poveri e dei sofferenti, concedi a noi, per sua intercessione, di seguire i suoi insegnamenti di vita cristiana e di sperimentare, nella prova, il soccorso della tua misericordia. Antonio predicò in favore dei poveri e delle vittime dell'usura: «Razza maledetta, sono cresciuti forti e innumerevoli sulla terra, e hanno denti di leone. Ecco: l'angelo è la grazia dello Spirito Santo, che irrobustisce la fragilità, ogni asperità ammorbidisce, ogni amarezza rende dolce con il suo amore.». Questa sua intensa attività di predicatore antieretico, gli valse il famoso appellativo di "martello degli eretici (malleus hereticorum)". Si tratta di un piccolissimo frammento tratto dai resti mortali del Santo dopo l’ultima ricognizione del 1981” -, Il volto di sant'Antonio | Sant'Antonio di Padova, Il volto di Sant'Antonio in 3D conquista tutti /Guarda, Il volto di Sant’Antonio in 3D: adesso è anche navigabile - Cronaca - Il Mattino di Padova, Il sito della preghiera a Sant'Antonio di Padova, Iconografia S. Antonio e Protomartiri Francescani. SAN LORENZO PROTETTORE DEI GRILLER: COTTO A PUNTINO C’è una crudele ironia, nel modo in cui la chiesa appioppa al santo i suoi protetti. Se predicassero la verità, come verità stessa esige e la divina Scrittura apertamente impone, essi incorrerebbero nell'odio delle persone mondane, che finirebbero per estrometterli dai loro ambienti. Luciano Vaccaro, Giuseppe Chiesi, Fabrizio Panzera, Leo Andergassen, L´iconografia di Sant´Antonio di Padova dal XIII al XVI secolo in Italia, Centro Studi Antoniani 60, Padova 2016. Il Sequeri Questa particolare venerazione ha sicuramente origini popolari ma è anche da ricercare nel “si quaeris miracula” più comunemente conosciuto come “Il Sequeri”, una delle preghiere più note e recitate al mondo. Nell'anno 2014 un team composto dal Museo di Antropologia dell'Università di Padova, dal Gruppo di ricerca Arc-Team, dal Centro Strudi Antoniani e dal designer 3D Cicero Moraes, ha realizzato una ricostruzione facciale forense di Sant'Antonio da Padova. Verso la fine del 1224 quando papa Onorio III chiese a Francesco di Assisi di inviare qualcuno dei suoi come missionario nella Francia meridionale per convertire i catari e gli albigesi, questi inviò Antonio. La Provenza, la Linguadoca, la Guascogna sono le regioni dove maggiormente predicò. Santa Trinità, unico Dio abbi pietà di noi Nuovi conventi vennero fondati a Pola, Muggia e Parenzo; rientrato in Friuli, passò per Udine, Cividale, Gorizia, Gemona. Nel 1221 si recò al Capitolo Generale ad Assisi, dove vide e ascoltò di persona san Francesco d'Assisi. Sebbene sia comunemente chiamato "Sant'Antonio da Padova", questo non rivela le sue origini dato che era nato e cresciuto in Portogallo. Sant’Antonio da Padova, amato e venerato protettore della città di Lamezia. Accanto ad essi, sempre nella Cappella delle Reliquie si possono trovare anche il mento e il dito indice destro (il dito del predicatore) del Santo. Devoti di ogni condizione sociale sfilavano davanti alla sua tomba toccando il sarcofago e chiedendo miracoli, grazie e guarigioni. Tra le reliquie conservate a Padova si trova anche la sua lingua, che fu rubata nel 1991 e ritrovata pochi mesi dopo senza mai sapere chi fu l’autore del furto. ... il suo monumento equestre si erge di fronte alla Basilica di Sant’Antonio e cela qualche curiosità. Molti prevedevano l'elezione di frate Elia, vicario generale di Francesco e suo compagno di missione in Oriente. Già sulla data di nascita gli storici disputano, anche se la maggior parte concorda per il 15 agosto 1195; l'anno di nascita è calcolato sottraendo dalla data della morte, 13 giugno 1231, gli anni citati dal Liber miraculorum, scritto verso la metà del XIV secolo. «Qui, in terra, l'occhio dell'anima è l'amore, il solo valido a superare ogni velo. A quel tempo i movimenti considerati ereticali più importanti erano i Catari (significa i puri), detti anche Albigesi, dal nome dalla città di Albi nella Francia meridionale, e i patarini diffusi in Lombardia. L'ordine scelse la Pentecoste per fissare il Capitolo Generale e per traslare il corpo di Francesco dalla chiesa di San Giorgio alla cripta del nuovo edificio. Nel 1220 giungono a Coimbra i corpi di cinque frati francescani decapitati in Marocco, dove si erano recati a predicare per ordine di Francesco d'Assisi. Terminò la stesura del secondo volume dei Sermoni che gli era stato commissionato dal cardinale Rinaldo Conti che diverrà Alessandro IV. Ebbe modo così di evidenziare come la riflessione teologica e antieretica era impossibile senza solide basi dottrinali. L'uso della forza non si rese necessario e il 17 giugno, all'Arcella, si svolse la cerimonia funebre. Si ritirò a Padova, dove gli succedette come superiore provinciale il pisano fra Alberto. Signore, pietà Signore, pietà. Il patrono di Padova, un frate predicatore Di origine portoghese, sant'Antonio da Padova agli inizi del 13° secolo si fece con entusiasmo frate francescano. Il testamento di Francesco infatti ribadiva la necessità della povertà assoluta e una parte dei Francescani voleva inserirlo come parte integrante della Regola dell'Ordine. Sebbene "il Santo" venga comunemente chiamato "Sant'Antonio da Padova", questa denominazione non indica la sua originaria provenienza poiché egli era nato e cresciuto in Portogallo. Aforismi e frasi di Sant'Antonio da Padova, citazioni tratte dai sermoni rese celebri dalla notorietà dei pensieri di questo santo nelle preghiere. In queste "missioni antoniane" generalmente un frate della Basilica accompagna una consistente reliquia, tratta dalla cosiddetta massa corporis e custodita in un artistico busto-reliquiario di legno dorato, che rappresenta il Santo portoghese. Ancora oggi sono milioni le persone che annualmente visitano la sua tomba nella Basilica di Padova, e la maggior parte di queste persone porta nell'animo una profonda venerazione per questo grande frate francescano. Sant’Antonio da Padova, protettore dei viaggiatori e dei matrimoni, conteso tra Italia e Portogallo, è il santo che ha più seguaci nel mondo. Sant’Antonio nacque a Lisbona nel 1195, da una famiglia nobile nel quartiere Alfama, dove oggi sorge una chiesa a lui intitolata. «I fortunati genitori di Antonio possedevano, dirimpetto al fianco ovest di questo tempio, un'abitazione degna del loro stato, la cui soglia era situata proprio vicino all'ingresso della chiesa. Si tratta, in particolare della lingua, ritrovata incorrotta da san Bonaventura nella prima ricognizione del 1263, e delle corde vocali, individuate ancora incorrotte nella cassa del 1263 durante la ricognizione del 1982 dai medici dell'Università di Padova. Antonio di[1] Padova, noto in Portogallo come Antonio da Lisbona, al secolo Fernando Martins de Bulhões. O gran Santo, chiamato comunemente il Santo di Padova ma degno di essere nominato il Santo del mondo, perchè in ogni terra si onora il vostro merito, e tanti altari s'alzano al vostro nome, quanti sono i cuori degli uomini, deh! Deve governare senza doppiezza, cioè senza parzialità, e caricare sé stesso della penitenza che toccherebbe agli altri… Inargèntino i prelati le loro parole con l'umiltà di Cristo, comandando con benignità e affabilità, con previdenza e comprensione. A San Giovanni Rotondo, nel convento dei frati cappuccini, la festa di sant’Antonio da Padova veniva preceduta da una Novena: preghiere intervallate da canti.Tra queste vi era un ritornello che non piaceva al santo cappuccino. Gli abitanti di Capodiponte, nella cui giurisdizione si trovava Arcella, arrivarono per primi: «Qui è morto e qui resta»; spalleggiati dalle clarisse: «Non lo abbiamo potuto vedere da vivo, che ci resti almeno da morto». Papa Sisto V fece innalzare in suo onore un obelisco in Piazza San Pietro a Roma, che riportava i versi[7][8] della formula essenziale dell'Esorcismo contro Satana e gli angeli apostati, attribuito a papa Leone XIII. I superiori dell'Ordine gli preferirono il più prudente frate Giovanni Parenti, ex magistrato, nativo di Civita Castellana e Provinciale della Spagna. Sua madre si chiamava Maria Tarasia Taveira e suo padre Martino Alfonso de' Buglioni (Martinho Afonso de Bulhões), cavaliere del re e, secondo alcuni, discendente di Goffredo di Buglione[3]. Spadroneggiava in quel tempo, tra Verona e Vicenza, Ezzelino III da Romano, emissario dell'imperatore Federico II contro i liberi Comuni. Un angelo sceso dal cielo, narra l'evangelista, ha fatto rotolare la pietra e vi si è seduto sopra. Fu Gregorio IX stesso che pose fine al processo quando tagliò ogni ritrosia rimasta fissando al 30 maggio, festa di Pentecoste, la cerimonia ufficiale di canonizzazione e che inviò per questo una Bolla ai fedeli e al podestà di Padova. A chi dà protezione Sant’Antonio? Il frate Giordano da Giano descrisse l'avvenimento: «Un Capitolo così, sia per la moltitudine dei religiosi come per la solennità delle cerimonie, io non vidi mai più nel nostro Ordine. Non appena ebbe superato le opposizioni dei confratelli ed ottenuto comunque il permesso dal priore, si unì al romitorio dei francescani e di lì a poco chiese a Giovanni Parenti, suo nuovo superiore, il permesso di partire come missionario. Il priore forte dell'appoggio reale e per la distanza dalla Santa Sede, se ne poté disinteressare completamente. Qui arrivò nel giugno 1221 con gli altri confratelli e vi rimase un anno dedicandosi ad una vita semplice, a lavori umili, alla preghiera e alla penitenza. L’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Coronavirus quest’anno ha notevolmente condizionato il programma delle celebrazioni antoniane lametine. Sant'Antonio protettore di Fabrizia per volere di Dio la sua effigie arrivo in una cassa di legno trasportata da alcuni soldati francesi che si persero qui S. Antonio di Padova protettore di Fabrizia - Vv, Piazza Regina Margherita, Fabrizia (2020) Nell'impossibilità di dirimere la questione si decise di nominare una commissione di sette frati per riportare a papa Gregorio IX la questione. Da allora il 13 è divenuto il numero ricorrente per i suoi devoti: il giorno della sua morte, il giorno in cui la Chiesa lo ricorda, il numero dei miracoli per cui il santo intercede quotidianamente e il numero delle invocazioni per chiedergli un miracolo. Il suo nome viene affiancato alla città di Padova perché qui ha avuto luogo la sua attività più significativa. L'Ordine s'era troppo ingrandito e ai giovani accorsi con entusiasmo mancava un'uguale adesione alla disciplina, mentre ai dotti risultavano strette le disposizioni sulla povertà assoluta. Per Antonio il Capitolo Generale si rivelò un'occasione fondamentale per incontrare direttamente Francesco d'Assisi, poiché aveva conosciuto il suo insegnamento solo attraverso le testimonianze indirette. Una folla notevole lo seguiva nelle sue prediche tanto che si riempivano le chiese e le piazze, e tanto che a Padova Antonio era divenuto estremamente famoso e ricercato. Quindi la missione e la totale disponibilità fino alla morte furono probabilmente le spinte interiori che lo portarono al francescanesimo. Soltanto in Portogallo egli è chiamato comunemente Santo António de Lisboa, ovvero "Sant'Antonio da Lisbona", sua città natale. Grazie a questa ininterrotta devozione popolare, il 28 luglio 1929 Sant’Antonio è stato ufficialmente nominato Patrono e Protettore della Custodia di Terra Santa. Antonio, chiamato a farne parte dovette partire nuovamente per Roma. E' cantato nella Basilica di Sant'Antonio a Padova e in molte chiese nel mondo intero). (La posta […] I campi obbligatori sono contrassegnati *. Benedici me e il mio sposo (la mia sposa): fa’ che non Leggi tutto… Trascorse gli ultimi anni a Padova, città di cui è il santo protettore. Trascorse gli ultimi anni a Padova, città di cui è il santo protettore. Completato l'esame diocesano, inviò al Papa una seconda delegazione. In questo quadro di grandi cambiamenti, la Chiesa visse mutamenti significativi: Dell'infanzia di Antonio di Padova si conoscono poche cose con certezza: il nome di battesimo Fernando, la città natale Lisbona e l'origine benestante e aristocratica. Nei Sermoni tracciò il profilo del superiore che deve «eccellere per purezza di vita», avere «larga cognizione delle Sacre Scritture», possedere doti di eloquenza, disciplina e fermezza. Alfonso II è descritto come un re devoto e rispettoso delle prerogative dei religiosi; i suoi successori, tuttavia, si dimostrarono insofferenti nei confronti delle autonomie del clero. Ad Afragola (NA), dove una insigne Reliquia del Santo è custodita, dal febbraio 1995, presso la Basilica-Santuario, il secondo luogo di culto (per importanza) in Italia dedicato al Santo. Per partecipare alle funzioni della Tredicina, al santuario sul colle, i fedeli hanno dovuto munirsi di un apposito pass. Considerando la mole della pietra che ne chiudeva l'imboccatura, dicevano: chi ci rotolerà la pietra? Aiutami a ritrovare la Grazia di Dio, e rendimi zelante nel servizio di Dio e nel vivere le virtù. Abbia in orrore il denaro, rovina principale della nostra professione e perfezione; sapendo di essere capo di un Ordine povero e di dover dare il buon esempio agli altri, non si permetta alcun abuso in fatto di denaro. (Questa preghiera di lode - o responsorio - in onore di Sant'Antonio fu composta da fra Giuliano da Spira. Antonio senza sosta vagava esortando alla pace e alla mitezza. Antonio fu incaricato dell'insegnamento della teologia e inviato dallo stesso san Francesco a contrastare in Francia la diffusione del movimento dei catari, che la Chiesa di Roma giudicava eretico. Non solo Sindoni. A questa prima storica tappa, che collega i tre più importanti santuari antoniani, ve ne sono state aggiunte altre che collegano dei luoghi antoniani di rilievo, sino a giungere dopo 430 km al santuario della Verna in Toscana. Il patrono di Padova, un frate predicatore Di origine portoghese, sant'Antonio da Padova agli inizi del 13° secolo si fece con entusiasmo frate francescano. Sant'Antonio da Padova è stato un religioso francescano portoghese, proclamato santo da papa Gregorio IX nel 1232 e dichiarato dottore della Chiesa nel 1946. Lì rimase, nonostante le critiche di cui Elia fu fatto oggetto per la decisione, sino al 1818 quando papa Pio VII ne autorizzò la rimozione. Sant'Antonio abate (Coma, Qumans, Egitto 250/251 - deserto della Tebaide 17 gennaio 356/357), è il protettore degli animali domestici, del bestiame, del lavoro del contadino ed affini e/o derivati (come macellai, fornai, pizzicagnoli, salumieri, tosatori, canestrai, ecc. Alcune reliquie, data la straordinarietà della loro conservazione, sono state isolate ed oggi sono esposte alla venerazione dei fedeli nella Cappella delle Reliquie della basilica padovana. Da lì a Conegliano, Treviso, Venezia per poi tornare a Padova, prima di proseguire per i conventi dell'Emilia, della Lombardia e della Liguria. Gregorio IX prese la sua decisione da lì a pochi mesi, promulgando il 28 settembre la bolla Quo elongati. E' la "dimora del Santo": è così che i Padovani amano chiamare Sant'Antonio, Patrono e Protettore della città di Padova. Ogni forma di dialogo pacato risultò inutile, sicché i frati rientrarono a Padova dove si rivolsero al Vescovo. Sant'Antonio abate (Coma, Qumans, Egitto 250/251 - deserto della Tebaide 17 gennaio 356/357), è il protettore degli animali domestici, del bestiame, del lavoro del contadino ed affini e/o derivati (come macellai, fornai, pizzicagnoli, salumieri, tosatori, canestrai, ecc. Finalmente, chiamato in disparte frate Graziano, che allora governava i frati della Romagna, Antonio prese a supplicarlo che, chiedendolo al ministro generale, lo conducesse con sé in Romagna e là l'impartisse i primi rudimenti della formazione spirituale. Ottenuto un cavallo proseguì verso capo Milazzo, ove fu costruito in ricordo il Santuario di Sant'Antonio di Padova. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 17 dic 2020 alle 23:03. «Concluso il Capitolo nel modo consueto, quando i ministri provinciali ebbero inviato i fratelli loro affidati alla propria destinazione, solo Antonio restò abbandonato nelle mani del ministro generale, non essendo stato chiesto da nessun provinciale in quanto, essendo sconosciuto, pareva un novellino buono a nulla. Il reliquiario, a forma di busto, contenente il mento fu oggetto di un clamoroso furto il 10 ottobre 1991; venne ritrovato a Fiumicino poco più di due mesi dopo[10]. Nel Duomo di Spoleto, Gregorio IX ascoltò la lettura dei cinquantatré miracoli approvati e, dopo il canto del Te Deum, proclamò solennemente e ufficialmente santo frate Antonio, fissandone la festa liturgica nel giorno anniversario della sua nascita in cielo, il 13 giugno. La sua data di nascita ci è stata tramandata dalla tradizione, e la sua festa cade il 13 giugno, giorno della sua morte; a Padova, in occasione della ricorrenza, si svolge un'imponente celebrazione con una grande e sentita processione.