L’esito di una comunicazione è definito da ciò che l’altro comprende e da ciò che prova (feedback).Un marito che comunichi a sua moglie che è felice potrebbe accompagnare l’informazione “sono felice!” con una CNV particolare, voce molto bassa, muscolatura del viso ipotonica e angoli della bocca rivolti in basso, le spalle abbassate e l’intero corpo ripiegato in avanti, connotanti l’emozione della tristezza, e anche in questo caso sarà l’emozione connessa all’informazione a colorare lo scambio comunicazionale.Dati questi presupposti si evidenzia che ciò che effettivamente caratterizza la comunicazione, ciò che ha il primato nella comunicazione, è la sua componente emotiva. Tassello dopo tassello, grazie all’analisi di ogni componente della comunicazione diamo un significato alle parole e all’atteggiamento di chi ci sta parlando. Anno Accademico. Sono atti di gradimento: il bacio analogico, la pressione della lingua sulla parte interna della guancia, l’accarezzamento delle labbra, il mordicchiamento delle labbra, la suzione del dito, la suzione di un oggetto, l’accarezzamento dei capelli, le variazioni posturali in avanti, il tronco in avanti, l’avvicinamento di oggetti, il soggetto tocca la mano o gli oggetti dell’operatore, inserire un dito nell’orecchio, massaggiarsi, (soggetto femminile seduto) sollevarsi la gonna, slacciarsi la camicia, allargare braccia e gambe. L’intero comportamento non verbale è espresso attraverso quattro canali comunicativi: la prossemica (gestione attuata con il proprio corpo degli spazi comunicativi), la cinesica (gesti e movimenti di parti del corpo), la paralinguistica (suoni vocali e strumentali senza significato specifico logico) e la digitale (toccamenti delle mani e del corpo). Come il gesti di appoggiare la testa sulle ginocchia del proprio partner potrebbe rimandare per similitudine allo stesso comportamento di quando eravamo piccoli e questo nostro gesto produceva in nostra mamma un comportamento complementare carezzevole e consolatorio.Ma anche semplicemente alzare la voce e puntare il dito indice rimanda per analogia ad un comportamento di rimprovero e se è un padre ad assumere questo atteggiamento quando dice a suo figlio che gli vuole bene, si noterà fortissima l’incongruenza tra il livello verbale e non verbale della comunicazione. La comunicazione non verbale caratterizza la maggior parte dell’interazione umana. per esprimere sentimenti che non riusciamo a spiegare a parole; per esprimere atteggiamenti interpersonali (sedurre, respingere ecc. Secondo Lowen (1958) l’individuo parla più chiaramente con il movimento, con la postura, con l’atteggiamento mimico e prossemico che con le parole, esprimendosi in un linguaggio che anticipa e trascende l’espressione verbale. Teniamo sempre presente, tuttavia, che nella realtà è impossibile separare nettamente ciò che è verbale da ciò che non lo è: le due modalità comunicative sono, nel comportamento umano, intimamente congiunte fra loro, ed è questo il motivo per cui la comunicazione faccia a faccia è tanto complessa. In psicologia, per comunicazione si intende un processo complesso che comprende sia comunicazione verbale, sia quella non verbale ossia gesti, postura, espressioni facciali, movimenti del corpo, contatto oculare, tono, volume della voce, prossemica ecc. Appunto di Psicologia su vari tipi di comunicazione tra cui: la comunicazione verbale e non verbale. L’aggancio analogico di questi atti non è quindi con il comportamento in sé, ma con una funzione fisica associata. Evento gratuito per gli allievi del corso di specializzazione IIPR, per gli studenti della laurea magistrale in psicologia e per i soci SIPRES. Sindrome di Down: rischio di avere un figlio affetto. La comunicazione non verbale (CNV) utilizza prevalentemente un codice analogico, cioè riproduce per immagini ciò di cui si riferisce, cioè utilizzando gesti, rituali, ecc. Read this book using Google Play Books app on your PC, android, iOS devices. È impossibile non comunicare.Ogni comportamento comunica e tutto è comportamento (perfino la nostra assenza). E' noto che il linguaggio del corpo ha una … La comunicazione non-verbale, A cura di Robert A. Hinde: Introduzione di Tullio De Mauro. Le parole a volte non servono, per comunicare qualcosa. Università degli Studi di Bergamo. come utilizzare meglio le potenzialità della mente, gestire le energie e dominare le emozioni negative, conquistare, mantenere e trasmettere il benessere. Tutto questo inconsciamente, infatti l’insieme degli atti analogici prodotti in reazione a persone, argomenti, azioni, cose, pensieri che esercitano su di noi un effetto emotivo rappresentano la risposta corporea subliminale e quindi non ancora cosciente dell’emozione che diverrà cosciente se le stimolazioni perdureranno. Insegnamento di Psicologia sociale La comunicazione non verbale Prof.ssa Irene Petruccelli e Dott.ssa Miccichè Angela Enna, 15 dicembre 2015 A.A. 2015-2016 . LA COMUNICAZIONE NON VERBALE. Quella volontaria integra quello che si sta dicendo, sottolineandone e amplificandone il significato.I “gesti convenzionali” come il segno dell’ok o il segno delle corna esprimono simbolicamente, all’interno di una cultura, concetti astratti quali ad esempio l’essere d’accordo o l’adulterio. loro. Comunicazione para verbale Che riguarda soprattutto la voce (tono, volume, ritmo), ma anche le pause, le risate, il silenzio ed altre espre… La storia della farfalla di Zhuāngzǐ, Questa non è una pipa: differenza tra oggetto reale e la sua rappresentazione, “Non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu possa dirlo” NON è una frase di Voltaire, Le dieci caratteristiche di una donna forte a cui devi tendere se manchi di autostima, Le 8 tattiche usate dai narcisisti per controllare le conversazioni, “Se tu non mi ami è colpa mia”: i pensieri di una donna che ama un uomo anaffettivo. Esso evidenziava l’esistenza di tre componenti che sono alla base di qualunque atto comunicativo: il linguaggio del corpo, la voce, le parole. Il 55% del messaggio comunicativo è dedotto mediante il linguaggio del corpo (gesti, mimica facciale, posture); Il 38% è dedotto dagli aspetti paraverbali (tono, ritmo, timbro della voce); Il 7% è dedotto dalle parole pronunciate, cioè dal contenuto verbale. Sono gli stessi mezzi espressivi che usano gli animali per comunicare.Osservando un cane che interagisce con il suo padrone o con altri cani notiamo una vasta gamma di comportamenti come sollevare la coda e tenerla rigida, scodinzolare, tenerla tra le gambe, abbassare le orecchie, mostrare i denti o leccare, e a questi comportamenti non verbali tendiamo a dare una interpretazione e li interpretiamo come richieste. Inoltre in funzione di un interazione con una persona possiamo pilotare il nostro intero comportamento in modo da identificare ed ampliare tutte quelle azioni che gli procurano piacere, modificare tutte quelle azioni che gli procurano sgradevolezza un attimo prima che ne diventi consapevole. attraverso il linguaggio non verbale dei nostri gesti, con la posizione del corpo, delle braccia, delle gambe, con lo sguardo. Comprendere, comunicare e gestire le emozioni nel processo comunicativo. Cosa comunichiamo con i nostri gesti, la nostra postura, la nostra espressione facciale? Eddo Rigotti, Sara Cigada, La comunicazione verbale, Santarcangelo di Romagna, Maggioli editore, 2013 ISBN 88-387-89878; Rino Rumiati, Lorella Lotto, Introduzione alla psicologia della comunicazione, Il Mulino, Bologna 2007. Visualizza altre idee su psicologia, comunicazione, automiglioramento. L'articolo non è stato pubblicato, controlla gli indirizzi e-mail! La comunicazione non verbale può essere di due tipi: volontaria e involontaria (Angela Monetti). Il sistema cinesica 219 5. La comunicazione non verbale è quella parte della comunicazione che comprende tutti gli aspetti di uno scambio comunicativo che non riguardano il livello puramente semantico del messaggio, ossia il significato letterale delle parole che compongono il messaggio stesso, ma che riguardano il linguaggio del corpo, ossia la comunicazione non parlata tra persone. Tutti noi sappiamo quanto sia facile mentire efficacemente con la comunicazione verbale, mentre quanto sia facile farsi “scoprire” grazie alla comunicazione non verbale: ad esempio toccarsi involontariamente il naso o distogliere spesso lo sguardo sono due tipici segnali non verbali che dicono al nostro interlocutore che stiamo mentendo. Il sistema vocale 214 4. 5. Crisi di mezza età maschile: come influisce sul matrimonio e come superarla? Che significa davvero “Carpe diem”? Cultura e comunicazione. Solo la Sua decisione a consentire al trattamento permetterà il proseguimento della navigazione. La comunicazione non verbale (CNV) Corso di Psicologia Clinica A.A. 2015-2016 Cinzia Perlini cinzia.perlini@univr.it Università degli Studi di Verona Corso di Laurea in Scienze della Formazione nelle Organizzazioni Psicologia Clinica AA 2014-2015 Docente: Cinzia Perlini Cinzia Perlini La comunicazione, pur essendo un’esperienza soggettiva di vitale importanza per l’uomo, diventa oggetto di studio autonomo delle scienze del comportamento (quali sociologia, psicologia, antropologia, etc.) Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie! Laterza, 1974 - 576 pages. La comunicazione non verbale in psicologiafa riferimento ad una vera e propria lingua che tutti parlano col proprio corpo, ma che in pochi riescono ad “ascoltare con gli occhi”. Questo significa che ogni nostro comportamento raggiunge il nostro interlocutore e quest’ultimo non può non reagire e quando lo fa il suo corpo dice la verità, in quanto la risposta non verbale che si sviluppa non è cosciente ma automatica, il suo scopo è quello di alleggerire la tensione che abbiamo prodotto.Se, ad esempio, il direttore esprime un opinione su cui l’impiegato non è in accordo, quest’ultimo manifesta inconsciamente con i gesti (sfregandosi il naso, etc) il suo disappunto. La comunicazione non verbale è un linguaggio che non ha bisogno di parole. Parlando di comunicazione verbale e non verbale, quest’ultima ha sicuramente un ruolo cruciale nel rapporto con gli altri. Rapporto frà comunicazione verbale e comunicazione non verbale 209 3. Padre anaffettivo e assente: effetti sui figli, cosa fare? Il sistema cronemico 235 7. 194 likes. Le funzioni del linguaggio non verbale sono essenzialmente: Il tutto senza servirci di, o abbinando, comunicazione verbale. E’importante capire anche il linguaggio non verbale (cenni di assenso, espressioni del viso, gesti e atteggiamenti del corpo); ciò permette di controllare qual è il sentimento e la relazioni tra gli interlocutori. Le prime manifestazioni vocali sono state emissioni di suoni, privi di significato intrinseco, aventi valore di espressione emozionale di varia natura.Con l’evoluzione, i sistemi di comunicazione si sono affinati attraverso l’integrazione tra la fase mimico-emozionale e la fase semiologica in cui il gesto spontaneo e l’espressione emozionale, elaborati attraverso la parola, acquistano un valore socio-convenzionale univoco. Laura Pirotta 6,293 views. La comunicazione non verbale è definita come un processo in cui trasmettiamo informazioni a un'altra persona senza utilizzare alcun tipo di parola, né parlata né scritta. Il sistema cinesica 219 5. Il corso in e-learning sulla “Comunicazione non verbale” è un corso “base” sulla comunicazione, ti introduce nel vasto mondo della comunicazione umana e vuole aiutarti a sviluppare e affinare le capacità di interpretazione della gestualità del tuo interlocutore, per permetterti di comprendere meglio le persone con cui comunichi. presta a trasmettere rapidamente informazioni su contenuti specifici più facilmente trasmissibili (come gli stati d’animo, i sentimenti verso l’altro, i rapporti di status).