Dall’introduzione del sonoro in poi – ma sotto un certo punto di vista lo era anche prima – la musica è diventata un elemento fondamentale e imprescindibile dei film, capace di sottolinearne i momenti topici, di cavalcarne le emozioni e di fare in qualche caso da necessario contrappunto alla storia rappresentata sullo schermo. Al di là della qualità dei lavori di Wendy Carlos e Nino Rota, della oculata scelta di brani di George Lucas e delle innovazioni di Isaac Hayes, la colonna sonora che più di tutte ha lasciato un segno sugli anni ’70 è indubbiamente quella de La febbre del sabato sera, pellicola diretta da John Badham e interpretata da John Travolta nel 1977, agli esordi della disco music. Tra l’altro i brani furono scelti dallo stesso Lucas, ma alcuni problemi sorsero in fase di contrattazione con le case discografiche: i pezzi richiesti erano infatti molti e la Universal propose un prezzo forfettario, proposta a cui aderirono tutte le major tranne la RCA, cosa che di fatto tagliò fuori i brani di Elvis Presley, che infatti è l’unico “assente eccellente”. Una dissonanza talmente netta da essere la vera forza dell’intera opera. VivaParigi ha trovato le 10 migliori musiche e canzoni tratte dalle colonne sonore di film francesi. Dal punto di vista che più ci interessa affrontare (cioè quello delle colonne sonore), più che una rottura degli schemi, è palese una raggiunta maturità, un’auto consapevolezza della musica riguardo il suo ruolo determinante nel cinema. Di film Anni 70 tra cui “Easy Rider” e gli indimenticabili Western musicati da Ennio Morricone come “Il Buono, il Brutto e il Cattivo“ e “Il Mio Nome è Nessuno” o i film di Bud Spencer e Terence Hill o ancora Colonne Sonore di film Anni 60 come gli intramontabili film di Elvis Prestley “Pazzo per le Donne”, “Kid Galahad” e “Blue … Fino a qualche decennio fa, però, i principali autori di colonne sonore erano compositori che scrivevano pezzi strumentali, autori di formazione classica che fornivano al film brani orchestrali o comunque lontani dalle sonorità pop. Gli anni ’60 per Stanley Kubrick si erano chiusi con 2001: Odissea nello spazio, la cui colonna sonora spaziava da Strauss (sia Johann figlio che Richard) a Ligeti; e gli anni ’70, in un certo senso, si aprirono all’insegna della continuità: Arancia meccanica infatti è un film dove la musica continua a farla da padrone, soprattutto la musica classica, con brani di Rossini (da Guglielmo Tell e La gazza ladra) e Beethoven (La nona sinfonia, che ha un ruolo centrale pure nella trama del film); perfino l’unico brano non classico, il Singin’ in the Rain di kellyana memoria, è in realtà un classico del musical che nel 1971 certo ricordava con nostalgia un momento del lontano (almeno psicologicamente) passato. Gli anni settanta infatti sono stati il momento di massima libertà e sperimentazione del cinema. Il disco, che uscì una settimana prima del film, finì ovviamente per trainare anche la pellicola, sia a livello di incassi che di premi: incredibilmente snobbato agli Oscar, dove si imposero gli ormai dimenticati Gigi, un musical con Elizabeth Taylor, e Tu accendi la mia vita, si rifece ottenendo due nomination ai Golden Globe, una ai BAFTA e vincendo il Grammy come album dell’anno. Per 12 settimane al primo posto negli States grazie a hit senza tempo come Grease, Summer nights e You’re the one that I want. Apprezzatissima rock opera degli Who che vide la partecipazione di attori e cantanti tra i quali Jack Nicholson, Elton John, Tina Turner ed Eric Clapton. velvet underground. genesis. Ti incuriosisce il personaggio di Anthony? 6 Jul 2014 1,0 su 5 stelle 1 voti. Egli infatti ha realizzato le musiche di oltre 500 tra film, serie televisive e opere di musica contemporanea, lavorando a fianco di artisti del calibro di Paul Anka, Chet Baker e Mina. Check out Film erotici anni 70 (Colonne sonore mix) by Ennio Moretti on Amazon Music. Gli anni ’90 passano un po’ in sordina nell’immaginario collettivo (forse perché succedono ai grandi anni ’80), in realtà sono molto significativi e pieni zeppi di grandi film con indimenticabili colonne sonore. January 1, 2021 By Uncategorized 0 Comments. Credo questo sia il vero film simbolo degli anni 70. Bridgerton: sarà Anthony il protagonista della seconda stagione? Cosa ne sarebbe poi di Tony Manero senza i falsetto dei Bee Gees? io adoro la musica degli anni 70: pink floyd. Il cult anni '70 sulla disco music e sulla storia di Tony Manero ha una celeberrima colonna sonora che all'epoca di uscita del film scalò le hit rimanendo in prima posizione in diversi paesi e per diverse settimane. Taxi driver (1976). Quali sono le colonne sonore di film italiani più belle? Questo sito non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Ancora gli Who per questo capolavoro generazionale con brani tratti dall’omonimo album più tre inediti. Proprio in questo decennio, infatti, fiorirono anche nelle fiction cinematografiche e televisive molti esempi di un tentativo di revival degli anni ’50 e dei primi anni ’60: Happy Days e Grease, in particolare, riportarono di moda la brillantina, i giubbotti di pelle e le canzoni dell’epoca d’oro del rock. Il famosissimo tema de La stangata è stato originariamente composto da Scott Joplin. Pensa che i geni, quindi, dovrebbero morire a 40 anni. Segnala altre indimenticabili colonne sonore di film degli anni ’70 nei commenti. Colonne sonore degli anni 80 - Lotto di 2 LP Vinyl Records: 1. che avevano volti e corpi che spesso uscivano dai canoni di bellezza che aveva imposto Hollywood nei decenni precedenti e che si fecero strada per l’estrema competenza tecnica nel dar vita a personaggi spesso molto complessi e diversificati. Partiamo quindi oggi con le cinque indimenticabili colonne sonore di film degli anni ’70. Mentre la sua celeberrima versione strumentale è conosciuta semplicemente come The godfather theme, Speak softly love è la versione dotata di testo. Non possiamo poi non citare alcuni musical trasportati sul grande schermo come The Rocky Horror Picture Show (1975), adattamento di Jim Sharman del musical interamente scritto e composto da Richard O’Brien, o Hair (1979) tratto dal musical del 1967. Una perla soul-funk firmata da Curtis Mayfield per uno dei film più famosi del genere Blaxploitation. Save my name, email, and website in this browser for the next time I comment. Le numerose partiture del … E cosa ne pensi di questa serie tv? Rota produsse una serie di brani magistrali che raggiungevano l’apice in Speak Softly Love (Love Theme From “The Godfather”), pezzo celeberrimo nella versione strumentale ma di cui fu realizzata anche una versione con testo di Larry Kusik. Il trionfo della blaxpoitation. Sullo stesso livello e forse ancora più emblematica del periodo fu anche la colonna sonora del già citato Superfly, curata da Curtis Mayfield; ma, a differenza di Shaft, questa pellicola non sbarcò mai in Italia. L’armata brancaleone. Di film Anni 70 tra cui “Easy Rider” e gli indimenticabili Western musicati da Ennio Morricone come “Il Buono, il Brutto e il Cattivo“ e “Il Mio Nome è Nessuno” o i film di Bud Spencer e Terence Hill o ancora Colonne Sonore di film Anni 60 come gli intramontabili film di Elvis Prestley “Pazzo per le Donne”, “Kid Galahad” e “Blue … Colonne Sonore Italiane anni 70-80: cosa manca all\'appello « on: March 25, 2008, 01:53:57 pm » Sia lodata l\'uscita in cd de "La liceale / La liceale nella classe dei ripetenti", ma sono davvero ancora troppe le colonne sonore italiane inedite su cd (o in assoluto) dei grandi film comici e delle grandi commedie sexy all\'italiana degli anni 70 … Film erotici anni 70 (Colonne sonore mix) Ennio Moretti. Cresciuto componendo soprattutto per Fellini (indimenticabili i motivi di Otto e mezzo e Amarcord), Visconti e Monicelli, nel 1972 fu chiamato da Francis Ford Coppola per realizzare le musiche de Il padrino, film a cui ovviamente il regista italoamericano voleva dare il più possibile un’atmosfera realistica e italiana. © COPYRIGHT 2013/2020 CINQUE COSE BELLE. Tra Wendy Carlos, Beethoven e Gene Kelly. La magica atmosfera onirica dell’oscura pellicola “Congo Vivo”. Negli anni Settanta negli Stati Uniti si sviluppò un genere molto particolare, il film d’exploitation, che già aveva avuto dei precursori nei decenni precedenti ma che solo in quel momento arrivò con continuità a incontrare il favore del pubblico; un genere di pellicole di serie B, quantomeno nel budget e nella lavorazione, che mettevano in scena situazioni forti ed esasperate, spesso legate al sesso, alla violenza, all’horror. black sabbath. Il famoso compositore e musicista romano è una delle principali icone nel campo delle colonne sonore del cinema mondiale. Omaggio a Ennio Morricone. Finite le innovazioni tecnologiche radicali (come l’introduzione del sonoro), passato l’effetto shock del superamento dei vecchi canoni cinematografici, si trovò modo di catturare l’attenzione con l’estremismo visivo e soprattutto l’individuazione ed il superamento dei limiti. Ma nello spazio di tre anni qualcosa era anche decisamente cambiato: la musica non era più un maestoso accompagnamento della storia umana, ma una degenerazione della stessa. Dividendo in sottogeneri, si parla di sexploitation per i film sessualmente espliciti, di cannibal movies per quelli più horror – che coinvolgevano spesso scene di cannibalismo – e di blaxpoitation per le pellicole dove i protagonisti erano personaggi di colore, che spesso si ribellavano ai bianchi o combattevano battaglie al limite della legalità. Film cult di Francis Ford Coppola, conta una colonna sonora composta da Nino Rota, con musiche dirette da Carmine Coppola. Oscar per la miglior colonna sonora. American graffiti di George Lucas include ben 41 classici della nascita del rock’n roll, di artisti come Bill Haley & His Comets, Fats Domino, Chuck Berry e Buddy Holly, che regalano un perfetto scorcio dell’epoca in cui è stato ambientato. Ecco l’impero dei sensi e Ultimo tango a Parigi sono due esempi di come si volesse raccontare esperienze estreme con visioni estreme; in questi due casi con la cruda sessualità, ma è in generale un cinema di immagini forti, come la distesa di carne putrescente lasciata ai cani che chiude La grande abbuffata. Il vero slancio a questo recupero, però, l’aveva dato nel 1973 il primo film di grande successo di George Lucas, American Graffiti, un malinconico ritratto di un gruppo di ragazzi (tra cui proprio il Ron Howard che avrebbe poi prestato il volto pure a Richie Cunningham) in un momento di svolta delle loro vite; il film era quindi accompagnato da tutta una serie di canzoni d’epoca, una sorta di summa della miglior produzione rock di quegli anni, da Sixteen Candles dei Crests a Surfin’ Safari dei Beach Boys, da Maybe Baby di Buddy Holly a Only You dei Platters. Emblematica, in questo senso, la scena dell’orgia, in cui una quasi irriconoscibile ouverture del Guglielmo Tell sembra suggerire la natura moderna, disincantata, amorale e priva di calore umano di quel sesso occasionale.