Esistono diversi tipi di marciumi del pesco: Se vuoi conoscere le soluzioni a queste malattie scrivici a info@consulenteagricolo.it. Si formano delle tacche depresse più o meno tondeggianti. Sei sicuro di conoscere le più pericolose malattie del pesco? Questi fori sui frutti sono facile porta d’accesso a funghi nocivi responsabili dei marciumi dei frutti. Può colpire anche i rametti, in modo assai più grave. Se il frutto viene colpito all’inizio della sua formazione, cade anticipatamente. pruni). Si tratta di un processo patologico a carico dei tessuti legnosi che porta alla degenerazione ed alla disgregazione del legno (xilema). Può essere coltivato sia in pianura che in collina ma, non resistendo molto al freddo, può arrivare fino a massimo 700 m di altitudine. Si tratta di un insetto che può attaccare in particolar modo i frutti, fino a danneggiarli del tutto. Drupacee pesco, nettarino, susino, ciliegio e albicocco Soluzioni per la difesa IL NOSTRO IMPEGNO PER LA FRUTTICOLTURA ITALIANA. I fiori del pesco, che spuntano da fine febbraio a metà marzo, sono molto delicati possono essere molto danneggiati da ritorni di freddo o da brinate tardive. I sintomi sono i seguenti: Se vuoi conoscere le soluzioni a questa malattia scrivici a info@consulenteagricolo.it. Il cancro batterico è una tra le malattie del pesco che negli ultimi anni ha aumentato la sua presenza in molti pescheti italiani. Bolla del Pesco . Al momento infatti non sono disponibili dei prodotti per la cura del pesco quando la pianta è ormai malata. Anche la cura delle malattie, in questo caso le malattie del pesco, rientra nella sferra delle pratiche agricolo-agronomiche da tenere di conto in ogni arboreto da frutto. PARASSITI E MALATTIE DELLE PIANTE. function ml_webform_success_1425762(){var r=ml_jQuery||jQuery;r(".ml-subscribe-form-1425762 .row-success").show(),r(".ml-subscribe-form-1425762 .row-form").hide()}. Mal del Piombo Parassitario delle Drupacee . La lotta contro il cancro batterico del pesco consiste solamente in una pratica agronomica razionale. Tali attacchi, comunque, sono meno pericolosi in quanto le foglie vengono colpite solo in modo parziale e soprattutto gli attacchi non compromettono, in modo determinante, l’allungamento dell’asse del germoglio. Contro bolla, monilia, corineo del pesco, il prodotto esplica un’attività collaterale che può essere sufficiente se sono stati effettuati trattamenti specifici. Il pesco appartiene alla famiglia delle Rosacee Prunoidee (come il ciliegio, l’albicocco e il susino). Malattie e parassiti del pesco. Questo determina la diffusione della Monilia su tutto l'albero fino al disseccamento totale di tutta l'inflorescenza dell'arbusto. La scheda di intervento indica il tipo di avversità, i criteri di intervento e quali tra i … Sulle foglie si verificano delle aree clorotiche a forma di anello che, in estate, degenerano in aree necrotiche. La situazione si aggrava con la maturazione. Malattie del pesco: prevenzione e rimedi. Tuttavia, si manifesta specialmente nelle nettarine. Le malattie del pesco, come in altre piante, si possono dividere in: È forse una delle malattie più comuni del pesco. Butteratura. Nei frutteti che hanno subito questa malattia è necessario tagliare i rami infetti e bruciarli insieme alle foglie cadute e ai frutti infetti. Olio bianco come proteggere gli alberi da frutto in inverno. Sui frutti, i quali possono essere colpiti in tutti gli stadi del loro sviluppo, provocano tipici marciumi molli con eventuale mummificazione successiva. Per le drupacee, ciliegio, pesco, albicocco, prugno, susino ecc, effettuare trattamenti contro il Corineo e la Bolla del pesco. Il danno si manifesta sugli organi legnosi a causa sia delle punture trofiche sia per l’asfissia dovuta all’abbondante presenza di follicoli a strati, provocando stress generale del pesco. Tutti diritti riservati. Tuttavia, soprattutto nelle regioni settentrionali, a causa delle condizioni climatiche, si hanno gli attacchi più invasivi. Il frutto tenderà dunque ad appassirsi e asciugarsi, o “mummificarsi” sul… Sui frutti, invece, i danni sono per fortuna più rari. I sintomi si evidenziano soprattutto sui giovani rami, con necrosi, in corrispondenza delle gemme, di forma ovoidale. Le malattie del Pesco. 43 . Scritto da Nara Marrucci il 30.12.2019. Vediamo quindi quali sono le malattie del pesco e come si curano. Abbiamo parlato molte volte dell’oidio, detto anche “mal bianco”. Malattie del pesco: quali sono e come curarle in poco tempo, Cancro batterico (Xanthomonas campestris var. Controllare il colore. © 2020 Copyright Dott. Capretti: quale sistema di svezzamento scegliere? Non è un solo fungo il responsabile di questa malattia, bensì un insieme di funghi che colpiscono varie piante (anche forestali ed ornamentali). Le principali malattie sono: la così detta Bolla del pesco, il Mal Bianco, e il Cancro Rameale. In ogni caso, si ha sempre un danno importante a causa della riduzione della superficie fogliare atta alla fotosintesi clorofilliana, quindi alla conseguente produzione di frutti. Sui germogli, l’attacco provoca un leggero arresto dello sviluppo. Come eliminare la Botrite: guida dettagliata, Qualità alimentare? La lotta chimica o biologica va effettuata in epoche diverse. Nel caso si verificassero, il danno sarebbe assai oneroso. Il polisolfuro di calcio è un fungicida efficace contro varie malattie del frutteto, si può usare contro bolla del pesco, oidio e ticchiolatura. In linea generale, puoi leggere l’articolo realizzato sull’oidio. Qui puoi cercare l’intervento da adottare sulla base del tuo problema specifico. Fusariosi. ... Tutti i rimedi naturali per combattere la bolla del pesco. Determina alterazioni molto specifiche che si localizzano sulle foglie, sui frutti e sui rami. I sintomi si verificano soprattutto sulle parti verdi della pianta e sui frutti. Fungicida ad ossicloruro di rame; 3 7. L’unico rimedio è quello di tagliare e distruggere il pesco colpito per evitare il contagio con altre piante. Anche qui si manifestano delle tacche necrotiche che si trasformeranno ben presto in piccole lesioni dal bordo marrone, secco, suberoso e ruvido. Registrazione Diachem S.p.A. Insetticidi. L’infezione può colpire anche i rami più grandi. Fino a poco tempo fa si riteneva che la pianta provenisse invece dalla Persia, da cui il nome del genere a cui appartiene: Persica. Può colpire sia le foglie, dove si manifestano tacche edematose irregolari che necrotizzano lasciando le foglie bucherellate, ma soprattutto sui frutti, dove le stesse tacche si instaurano evolvendo in piccole lesioni che necrotizzano e suberificano. Occorrente. Avversità e malattie; Alberi da frutto trattamenti invernali per prevenire la bolla del pesco, la gommosi e la muffa grigia. La filiera della frutta rappresenta una parte importante dell’agroalimentare italiano: grazie all’elevato livello di competenza e alla dedizione di produttori e tecnici, la frutticoltura italiana offre prodotti di alta qualità ai consumatori Partendo proprio dagli strumenti, è necessario pulirli adeguatamente in modo tale da evitare il contagio tra le piante in caso di malattia. Il fungo responsabile di questa malattia è riconosciuto scientificamente con il nome di Verticillium albo-atrum: si instaura nel legno (xilema) per cui i sintomi più tipici si possono vedere solamente al taglio. Solo grazie ad una buona gestione e ad una precisa prevenzione puoi ottenere un’alta produttività dai tuoi peschi. I germogli colpiti presentano foglioline parzialmente o totalmente trasformate in ammassi di aspetto carnoso e con evidenti alterazioni cromatiche che vanno dal giallo-arancio al rosso intenso. Le larve scavano gallerie nel legno, sia dall’esterno verso l’interno, sia dall’alto verso il basso e viceversa. Trattamenti del pesco per ridurre le malattie e rendere la coltivazione più semplice e redditizia. La malattia di cui parleremo in questo articolo, la gommosi del pesco, interessa tutte le drupacee, insieme di piante appartenenti alla famiglia delle Rosacee e alla sottofamiglia Prunoideae, che producono come frutto una drupa; in particolare, si manifesta sulle piante di pesco, albicocco, ciliegio e susino. Queste tacche si trasformano ben presto in delle lesioni longitudinali necrotiche che si possono lacerare, trasformandosi così in piccoli cancri da cui esce una secrezione gommosa. Conoscere le malattie del pesco significa saper riconoscere i sintomi, le necessità ed eventualmente anche le cure da apportare alla pianta nel caso in cui queste si verifichino. Inoltre, nelle zone endemiche ed in varietà a rischio, è bene intervenire con 2 o 3 (anche 4 se necessari) trattamenti preventivi con prodotti a base di Rame (batteriostatico). Malattie del pesco: quali sono e come curarle in poco tempo In questa guida spiegherò come evitare la bolla del pesco, una malattia che intacca prima le foglie e, se non curata si estende fino a tutto l'arbusto, con il rischio di far seccare il tutto. Tra i principali parassiti e malattie del pesco ricordiamo innanzitutto gli afidi, vere e proprie piaghe che succhiando la linfa delle piante le indeboliscono causando ripercussioni negative su qualità e quantità dei frutti. Quanto viene comunemente chiamata bolla del pesco è una malattia fungina che colpisce pesche e nettarine, e che viene spesso denominata anche come ricciolo di foglie (o, per utilizzare il nome scientifico di questa patologia, Taphrina deformans). pruni (Smith) e colpisce solamente le piante del genere Pruni, in particolar modo il pesco, il mandorlo, il susino e l’albicocco. Se ne vuoi sapere di più sul pesco, leggi l’articolo su come coltivare il pesco. Le nettarine sono una varietà di pesche molto sensibile a questa malattia. Effettuare trattamenti rameici per evitare l’insorgenza di malattie fungine come i cancri rameali. Innanzitutto, se in una stagione i nostri alberi sono stati attaccati dalla bolla, bisogna effettuare un’ adeguata potatura . Sui germogli: spesso aggrediti in fase di apertura delle gemme, si deformano e hanno un aspetto carnoso; Sulle foglie: anche le foglie si deformano e presentano un aspetto carnoso, seccano velocemente; Sui fiori e sui frutti: vengono colpiti raramente; i fiori si trasformano in in ammassi carnosi e cadono, mentre i frutti hanno una superficie corrugata, bollosa e di colore rossastro. Come dice il nome di questa patologia, infatti, il tumore batterico ha come agente patologico un batterio che colpisce il colletto e le radici del pesco. Simile al precedente, ma più pericolosa in quanto questa malattia del pesco si manifesta con un velocissimo deperimento di alcuni organi legnosi, anche giovani, e con la comparsa di lesioni cancerose sul fusto e sulle branche principali. Malattie del pesco . Sulle foglie, si ha inizialmente una deformazione della lamina che si estende in modo irregolare e contorto. Il polisolfuro ha anche un effetto insetticida su acari e cocciniglie, per cui il trattamento può presentare anche questo risvolto. Per prevenire che il tuo pesco possa essere infestato da malattie, è necessario rispettare alcune semplici regole. Si interviene a fine fioritura con almeno 2 trattamenti antiodici a distanza di circa 10 giorni. Questa, con il passare dei giorni, prende una colorazione brunastra scura, sino a trasformarsi in una punteggiatura necrotica. Monilie . Si evidenzia, inoltre, una bollosità che può essere anche localizzata in una parte della foglia e che comunque accentua la deformazione dell’organo. La coltivazione del pesco era praticata anche dai Romani ed è continuata sporadicamente in Europa nel corso di tutto il Medioevo. È una malattia ancora poco conosciuta e di cui non si conoscono cure specifiche. Antracnosi. Malattie delle piante. Sui giovani germogli e rametti, provocano la formazione di cancri localizzati e disseccamento di buona parte del cimale. Tra le avversità che colpiscono il pesco troviamo gli insetti come l'Afide, in molte delle sue varietà. Protezioni degli alberi da … Quando arriva allo stremo, la pianta smette di produrre frutti ed un apparato aereo normale ed uniforme. La lotta contro l’oidio, è soprattutto di tipo preventivo. La gente se ne frega…, "Enoturismo: norme, divergenze e opportunità", "Comunicato stampa: presentazione libro dott. Corineo o Vaiolatura del Pesco. Vuole quindi zone molto soleggiate e non sopporta l’ombra nemmeno per poche ore al giorno. Successivamente, si formano delle aree cloritiche sulle quali ben presto si sviluppa la tipica muffa.