Adotta il secondo criterio la Partizione delle Alpi del 1926, che considera come catena alpina principale quella che inizia dalla Bocchetta di Altare o colle di Cadibona, dove le Alpi si staccano dagli Appennini, e che termina al Passo di Vrata, dove iniziano, secondo questa convenzione, le Alpi … La terza fascia compresa tra la zona mediana e le valli superiori dell'Indo e del Brahmaputra, è, per struttura e formazione, analoga alle catene marginali del Tibet e in essa predominano rocce di numerosi periodi, dal Cambriano all'Eocene medio. La zona dei Grandi Himalaya, che litologicamente corrisponde alla zona mediana cristallina delle nostre Alpi, ha le sue vette maggiori ammantate sempre di neve e le testate vallive colme di colate di ghiaccio. Geologicamente quest’area è la zona di contatto tra i thrust (faglie con movimento di tipo inverso) delle Alpi Meridionali, orientati prevalentemente… Come e perché nasce una montagna? La formazione di una catena montuosa secondo la teoria della tettonica a zolle può avvenire quindi secondo due principali modalità: - quando c'è subduzione di litosfera oceanica lungo un margine continentale, come è avvenuto per le Ande; - quando due continenti entrano in collisione, come è avvenuto per le Alpi o per la catena himalayana. Scontro tra due placche continentali Tale fenomeno, detto orogenesi, è ad esempio, quello che ha dato origine alle Alpi e alla catena dell’Himalaya. Il versante tibetano, assai meno esteso, è formato di varie catene che si allungano da est a ovest tra la linea delle maggiori vette e le alte valli dell'Indo, del Sutlej e del Sang-po. nord. Nel complesso mondo himalayano si suole distinguere una sezione orientale e una occidentale, divise dai corsi dello Yamuna e del Sutlej. Mount St. Helens in Nord America, il Monte Fuji in Giappone e il Monte Pinatubo nelle Filippine sono alcuni esempi di montagne vulcaniche. Il limite altimetrico delle nevi, che sul versante meridionale si trova a 4500 m nella parte orientale più piovosa e a 4900 m in quella occidentale, sul versante tibetano, più arido, sale a ca. Le catene montuose più alte del mondo si formano quando pezzi di placche chiamate crosta terrestre si sfasciano l’una contro l’altra in un processo chiamato tettonica a placche e si piegano come il cofano di un’auto in una collisione frontale. Le placche tettoniche si muovono continuamente, dando luogo a terremoti, eruzioni dei vulcani e non solo: generano, infatti, le catene montuose. Comprende tutte le più alte cime, dieci delle quali superano gli 8000 m; esse sono da ovest a est: Nanga Parbat (8125 m), Dhaulagiri (8172 m), Annapurna (8078 m), Manaslu (8125 m), Shisha Pangma (8013 m), Cho Oyu (8189 m), Everest (8848 m), Lhotse (8501 m), Makalu (8481 m), Kanchenjonga (8597 m). Augusto Gansser, Andreas Gruschke, Blanche C. Olschak: Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 6 feb 2021 alle 13:29. Questo processo iniziò diverse decine di milioni di anni fa, quando cominciarono a formarsi anche i Pirenei, le Alpi, il Caucaso e molte altre catene montuose che vanno dall'Europa atlantica all'Indocina. montagne dell'Himalaya è una grande varietà di forme del paesaggio. Appunti d'un viaggio nell'Imàlaia, I fuorilegge della montagna. Più schiettamente legati ai pascoli altomontani alternati a formazioni rupestri sono, invece, altre capre, il markor (Capra falconeri) e l'egagro (Capra aegagrus), e pecore selvatiche, l'argali (Ovis ammon) e il baral (Pseudois nayaur), il loro tipico predatore, il leopardo delle nevi o irbis (Panthera uncia), lo yack (Bos mutus), grande bovide addomesticato sin da epoche antichissime; tra i roditori, la pica (Ochotona roylei), la marmotta (Marmota himalayana); e tra gli uccelli, le pernici del genere Lerwa, o due specie presenti anche nel sistema alpino, il gracchio (Pyrrhocorax graculus) e l'avvoltoio degli agnelli (Gypaetus barbatus). LE ALPI. Seguendo il principio di isostasia queste porzioni più spesse si sollevano rispetto a quelle circostanti dando origine alle catene montuose. Uno dei modi in cui le montagne si formano è lo scontro tra due placche continentali ed infatti molte catene montuose sono poste lungo i margini delle placche, come nel caso delle Alpi e dell'Himalaya. Prima di tutto comprendiamo cosa si intende quando si parla di catene montuose, un termine che appartiene all’orografia. Questo è dovuto al fatto che i margini di costa della placca africana presentava in origine un pronunciato promontorio che ha complicato la dinamica dello scontro. Questa catena si formò durante l'orogenesi Alpina. .mw-parser-output .geo-default,.mw-parser-output .geo-dms,.mw-parser-output .geo-dec{display:inline}.mw-parser-output .geo-nondefault,.mw-parser-output .geo-multi-punct{display:none}.mw-parser-output .latitude,.mw-parser-output .longitude{white-space:nowrap}.mw-parser-output .geo{}body.skin-vector .mw-parser-output #coordinates{font-size:85%;line-height:1.5em;position:absolute;right:0;top:0;white-space:nowrap}Coordinate: 28°00′N 82°00′E / 28°N 82°E28; 82. Si pò notare molto bene in questa rappresentazione la differenza delle condizioni meteorologiche sui due versanti di una catena montuosa quando è interessata da venti perpendicolari alla stessa. Le due catene montuose italiane sono le Alpi e gli Appennini. In effetti non appena la catena alpina si sollevò, l'erosione cominciò a disgregarla: acqua, ghiaccio, caldo e freddo lavorarono incessantemente e asportarono gran parte delle falde che ricoprivano i sedimenti oceanici, scolpendo e modellando i rilievi delle Alpi (fig. Catene montuose italiane: Alpi e Appennini. Tra Alpi e Appennini le montagne coprono ampia parte del territorio italiano. Delle liane gigantesche corrono da un albero all'altro, e sotto questo spesso strato vegetale si addensa tutto un groviglio di felci gigantesche, di alte erbe, di sterpi e di canne che rendono impenetrabile tutta la formazione; numerose e splendide le orchidee. Segue fino ai 900 m la foresta tropicale in cui, oltre alle palme Phoenix acaulis e Phoenix silvestris, cresce un'enorme quantità di Diptero-carpacee. L'Himàlaia o Himalaya (AFI: /iˈmalaja/ o, meno precisamente, /imaˈlaja/[1]; in sanscrito हिमालय, "dimora delle nevi"[2], dall'unione di hima, "neve", e ālaia, "dimora"), adattata talvolta in italiano come Imalaia[1][3][4], è un sistema montuoso dell'Asia meridionale, che si innalza a settentrione del bassopiano indo-gangetico e a meridione dell'altopiano del Tibet, e che forma un gigantesco arco diretto da nord-ovest a sud-est con la convessità rivolta a sud e compreso all'incirca tra 73° e 95° di long. Nelle stazioni estive di Simla e di Darjeeling, situate a oltre 2000 m di altezza, la temperatura media è simile a quella di Sanremo e di Nizza, ma meno variabile a causa dell'abbondante umidità. Più in alto fino ai 5000 metri, crescono abeti, larici, tassi e betulle, fino a salire sempre più su e trovare solo muschi e licheni. La flora e la fauna della catena dell'Himalaya è direttamente dipendente clima, precipitazioni, montagne altitudine e condizioni del terreno. Sono pregiate per il valore del loro legname la Shorea robusta, l'Acacia catechu, che fornisce il tannino e che cresce fino a 900 m, mentre le Dallbergia sissoo sale anche a 1500 m. Il Calamus rotang è limitato esclusivamente al distretto orientale, ma ovunque vi abbondano i ciuffi di bambù (Dendrocalamus). Le montagne sembrano sempre essere persone irremovibili, antiche come l'eternità stessa. Le prime possono essere considerate il confine naturale dell’Italia con gli altri stati che si trovano a nord della Penisola, mentre gli Appennini come abbiamo già accennato la attraversano per tutta la sua lunghezza. Circa 45 milioni di anni fa, quando il continente euroasiatico entrò in collisione con il subcontinente indiano, si formarono le montagne dell'Himalaya. Nelle formazioni di bambù dello Szechwan cinese l'elemento più caratteristico è senz'altro il panda gigante (Ailuropoda melanoleuca), in estrema rarefazione numerica per la riduzione di questi ambienti a cui è limitato, mentre il suo parente più prossimo, il panda minore (Ailurus fulgens) vive anche nelle foreste montane con altre essenze vegetali. Il meccanismo di formazione delle montagne si chiama orogenesi ed è dovuto al reciproco movimento delle placche tettoniche. Le catene montuose “a blocchi” (come la Sierra Nevada), invece, hanno origine in seguito al sollevamento di blocchi di roccia causato dalla frattura della crosta terrestre. I Piccoli Himalaya sono talvolta collegati strettamente con le catene più settentrionali, tanto da apparire quasi contrafforti o appendici secondarie dei Grandi Himalaya, talvolta invece ne sono nettamente separati come nel Kashmir, dove il limite fra le due zone è segnato dalla valle di Srinagar, oppure ne sono divisi, come nel Nepal, da larghe depressioni pianeggianti, analoghe ai duns. Quando si scontrano due placche continentali, si formano le catene montuose, e a seconda dell'energia, si determina la loro altezza, e si forma una zona molto sismica, dato che i … Non è certamente un caso se antichi popoli, su entrambi i versanti della catena himalayana, hanno sempre identificato le più alte montagne del mondo come la sede dei loro dei. Si formano per forti deformazioni della crosta terrestre,… Alcuni nomi di monti hanno carattere eminentemente descrittivo, come ad esempio: In altri casi il toponimo ha un preciso riferimento religioso, come ad esempio: Esistono poi alcuni monti il cui nome deriva dalla loro posizione rispetto ad altre cime, come: La vista dei monti himalayani, di questi "pilastri del cielo" che s'innalzano limpidi e poderosi dalle brume e dalle imperfezioni del mondo, evoca alla memoria il fiore di loto, simbolo della fede buddhista. Insieme con l'Olea cuspidata e la Rosa moschata del dominio mediterraneo, la Quercus incana occupa gran parte della foresta tra i 900 e i 2400 m, e a esse si aggiunge fino ai 2000 m la Pinus longifolia della foresta inferiore. Video che illustra gli urti e gli accavallamenti delle diverse placche tettoniche all'origine delle montagne. Il meccanismo di formazione delle montagne si chiama orogenesi ed è dovuto al reciproco movimento delle placche tettoniche. Queste placche litosferiche sono in continuo movimento tra di loro e quando si scontrano si formano le catene montuose. Come è accennato in precedenza, lungo il margine meridionale, a contatto con la pianura Indo-gangetica, si trova una serie di basse colline, composte di ghiaie, sabbie e argille dell'ultima età terziaria, indicate comunemente con il nome di Siwalik. L'Everest, che nella parte più alta è formato da scisti e calcari metamorfici con intrusioni granitiche, dopo numerosi tentativi mancati, fu raggiunto il 29 maggio 1953 da una spedizione inglese guidata dal colonnello Hunt: sulla vetta salirono il neozelandese Edmund Percival Hillary e il portatore sherpa Tensing Norkay. La storia comincia fin da quando tutte le terre emerse erano riunite in un unico continente chiamato Pangea circondato da un vastissimo oceano. Si tratta di rilievi che hanno la stessa età geologica delle Alpi e rappresentano un sistema a pieghe perfettamente analogo a quello alpino per struttura e per paesaggio, però di ben maggiori proporzioni, soprattutto altimetriche[5]. Le montagne vulcaniche sono montagne che si formano quando la roccia fusa nel profondo della Terra erutta attraverso la crosta e si accumula su se stessa. Il bacino di Srinagar è famoso per la sua fertilità, dovuta anche ai numerosi canali navigabili e di irrigazione che lo Jhelum alimenta. Come si formano le montagne? Al di là di questo bastione e delle depressioni boscate dei duns si eleva la fascia dei Piccoli Himalaya, larga da 80 a 90 km, con cime che variano da 2000 a 4000 m, formata di solito da una serie di catene parallele a quelle più elevate della zona retrostante. Il risultato è la catena dellâHimalaya nella cui disposizione dei rilievi lungo lâasse est-ovest si riconosce la cicatrice della saldatura delle due porzioni di crosta. Le montagne costituiscono il 24% della superficie terrestre, dove troviamo il 53% della superficie dell'Asia coperta da montagne, il 58% in America, il 25% in Europa, il 17% in Australia e infine il continente con meno montagne, Africa, con solo il 3% della sua superficie coperta da catene montuose. Le montagne sono formate da cause diverse. La struttura interna della Terra: descrizione, Minerali silicati e non silicatici: caratteristiche e classificazione, Tessitura e classificazione delle rocce ignee, Onde sismiche, intensità e magnitudo dei terremoti: la scala Mercalli e Richter, Siamo fieri di condividere tutti i contenuti di questo sito, eccetto dove diversamente specificato, sotto licenza, Videolezione "Fonti di energia: combustibili fossili, nucleare, energie rinnovabili", Potrebbe darmi una descrizione dettagliata sula formazione degli Himalaya. La regione himalaiana riveste un notevole interesse per il popolamento animale. Inoltre, proprio questa catena montuosa costituisce il punto d'incontro e intergradazione tra due faune, cioè tra specie animali tipiche della regione paleartica, di tipo temperato o freddo, e della regione orientale, di tipo tropicale. Mappa tettonica del Mediterraneo. Orogenesi dell’Himalaya. La Tettonica delle placche: quando due placche si avvicinano e scorrono l’una accanto all’altra Nella foresta tropicale monsonica, ampiamente diffusa sui contrafforti meridionali, oltre ad animali quasi sconosciuti come il cinghiale nano (Porcula salvania) o il presbite dorato (Trachypithecus geei), sono presenti, anche se ormai rarefatti, la tigre (Panthera tigris),cervo sambar\ l'elefante indiano (Elephas maximus) o i galliformi del genere Tragopan. Ancora oggi, seguendo un'antica tradizione, vige talvolta l'usanza nelle spedizioni alpinistiche di fermarsi un metro sotto la vetta per un senso di mistico rispetto e di deferente omaggio verso la casa di Dio. Questa foresta tropicale di carattere abbastanza uniforme penetra lungo le valli dei fiumi fin nell'interno delle montagne e gareggia per esuberanza e densità con le foreste equatoriali. Gli scienziati ritengono che la ragione principale per la formazione di tutti i sistemi montani esistenti sia il movimento delle placche … Per effetto di questa trasformazione la crosta stessa subisce un significativo inspessimento. Il nome di questa tipologia di orogenesi arriva da quello della Selva Ercinia. I toponimi usati per individuare i monti himalayani sono in genere formati da radici nepalesi, tibetane, turchestane e sanscrite, combinate talvolta in modo ibrido tra loro. Si chiama ercinica, è l’orogenesi che ha portato alla formazione delle montagne europee quando Laurentia e Baltica sono entrate in collisione. Eâ ciò che è successo, per esempio, quando il subcontinente indiano, distaccatosi dalla zolla africana, è andato a scontrarsi contro la zolla eurasiatica. Le specie paleartiche hanno origine, o antenati, nel Turkestan (in senso lato) e nel Tibet e sono diffuse su tutto il versante settentrionale, mentre su quello meridionale lo sono tra 2500 e 5000 m di quota. Dal punto di vista climatico anche l'Himalaya, come tutta l'India, entra nella zona dei monsoni; ma il fattore climatico più importante è l'altitudine. L’attuale struttura geologica dell’Italia deriva essenzialmente dall’orogenesi alpina, detta anche alpino-himalaiana o alpidica. Il grande terremoto del 26 marzo 1511 (magnitudo M 6.9) si è verificato in un’ampia zona montuosa posta al confine tra Italia e la Slovenia, che comprende le Alpi Giulie e Carniche e le Prealpi Venete. Anche il fiore di loto affonda le sue radici nel fango che è simile al saṃsāra, l'eterno ciclo delle nascite e delle morti; ma quando sboccia, la sua corolla, ergendosi alta sullo stelo, si apre bianca ed immacolata per rappresentare la salvezza della coscienza e l'eterna serenità del Nirvana. E dove oggi ci sono maestose cime, una volta si poteva trovare il mare. Nella sezione occidentale del grande sistema himalayano vi è il Kashmir, conteso tra India e Pakistan. Per quanto le esplorazioni particolareggiate del sistema himalayano, e i rilevamenti topografici e geologici non siano ancora completi, si ha una conoscenza generale abbastanza precisa dell'intero sistema; in esso si possono distinguere, da sud a nord, tre fasce successive di catene. 900 m più in alto. La storia geologica del bacino si è popolata di eventi singolari come il distaccamento di Corsica e Sardegna dallâEuropa, che hanno conferito allâarea geografica il variegato e peculiare aspetto odierno. Le specie tropicali, di origine indomalese o indiana, sono di norma diffuse sul versante meridionale della catena montuosa, fino a 2500 m di altezza. Ma i dati della geologia moderna dimostrano perfettamente quanto sia mutevole il terreno. Vengono poi i rododendri, che presentano forme arboree (Rhododendrum arboreum) e, fino ai 3500 m, le conifere, come il Cedrus Deodora e il Pinus Excelsa. In effetti, quando le placche tettoniche si scontrano, la crosta terrestre riceve una spinta verso l’alto che porta alla formazione di catene montuose cosiddette “a pieghe” (come l’Himalaia, le Alpi, gli Appennini). Delle formazioni boschive sono caratteristici anche l'orso dal collare (Ursus thibetanus), alcuni bovidi come il takin (Budorcas taxicolor) e il tar (Hemitragus jemlahicus) o il gallo cedrone dell'Himalaya (Tetraogallus himalayensis). Torniamo ora alla teoria dell’isostasia alla quale si arrivò studiando l’enorme pacco di sedimenti (12 mila metri) che formano i monti Appalachi nel Nord America. Dal Risorgimento ai nostri giorni, Il DiPI – Dizionario di pronuncia italiana, Le quattordici vette superiori a 8000 metri, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Himalaya&oldid=118477310, Voci non biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Nella sezione occidentale le foreste sono di solito più rade, mentre sono più fitte per la maggior piovosità negli Himalaya orientali. L'Himalaya si trovano sul territorio di interi cinque paesi: India, Nepal, Bhutan, Cina e Pakistan. La spiegazione di questo fenomeno è da ricercare nel fatto che, durante i periodi glaciali quaternari, l'Himalaya è stato ricoperto da una serie di ghiacciai che ha frammentato gli areali delle specie presenti, determinando l'isolamento delle popolazioni, successivamente evolutesi in specie distinte. Nel Ladakh il centro principale è Leh; nel Baltistan, Skardu, già capitale di uno Stato autonomo. Gli Appennini e le Alpi sono sì vicini ma queste ultime si sono originate milioni di anni prima. Per ai piedi delle montagne zona circostante ha un clima tropicale, mentre il ghiaccio e l… La giungla del Terai è ricca di piante lussureggianti, quali le magnolie e gli acajù con gli enormi tronchi coperti di pesanti masse epifite. Uomini, cime, imprese, Il liberalismo cattolico italiano. Sia la catena delle Alpi che quella degli Appennini formano una specie di ampio arco; però, mentre le Alpi disegnano un arco con la parte concava verso sudest, la … Circa 45 milioni di anni fa, quando il continente eurasiatico si scontrò con il subcontinente indiano, si formarono le montagne dell'Himalaya. B). Dalla frattura della Pangea, circa 180 milioni di anni fa, si formarono due grandi blocchi: uno a Nord chiamato Laurasia, l’altro a Sud, chiamato Gondwana. Da Srinagar, attraverso lo Zoji-La, è agevole il passaggio all'alta valle dell'Indo e alle regioni del Ladakh e del Baltistan, abitate da pochi pastori, i cui centri abitati si raggruppano in piccole oasi, sperdute tra gli immensi deserti di rocce e di ghiacci. Lo scontro delle placche tettoniche spinge la crosta terrestre verso l’alto formando le cosiddette montagne. Nella sezione occidentale dell'Himalaya si incontrano anche delle specie proprie dell'Asia anteriore che mancano nella sezione orientale. Le precipitazioni cadono particolarmente nei primi tre mesi dell'anno e da giugno a settembre, però il monsone estivo, che porta una grande quantità di piogge sul fronte meridionale dell'Himalaya, raramente riesce a penetrare nelle valli interne, dove le piogge sono prevalentemente invernali. LâItalia si trova proprio allâincontro tra zolla africana e zolla eurasiatica, le quali sono spinte lâuna contro lâaltra dai movimenti del mantello. Con la curiosa S formata da Alpi e Appennini, però, lâandamento dei rilievi del Mediterraneo ha un aspetto meno lineare. Entro i limiti convenzionali, segnati a nord dalle valli superiori dell'Indo e dell'alto Brahmaputra (o Sang-po), a est e a ovest dalle valli degli stessi fiumi, che con brusco cambiamento di direzione scendono da nord verso sud, e a sud dal margine della pianura, si sviluppa per una lunghezza di 2200 km su una larghezza variante da 250 a 350 km e in essa sono comprese le vette più alte della Terra (la maggior parte degli ottomila e quasi tutti i settemila oltre a numerosi seimila). In quella orientale (che si affaccia alla pianura con la regione caratteristica del Terai, foresta e giungla umida, impenetrabile, vera barriera tra il bassopiano e la montagna) l'India estende la sua sovranità sino allo spartiacque solo in due brevi tratti: nel Kumaun e nel Sikkim. Verso occidente poi l'Himalaya è fiancheggiato dai due sistemi dello Zanskar e del Ladakh; quest'ultimo con la sua estremità orientale giunge oltre il lago Manasarovar a sud del quale si erge il picco di Gurla Mandhata (7728 m), la vetta culminante nel Ladakh. A est del Sikkim si trova il Bhután, altro Stato rimasto autonomo ma, come il Nepal, nell'orbita dell'India. La temperatura varia considerevolmente da stagione a stagione; così a Srinagar va da 0 °C in gennaio a 22 °C in luglio; a Leh da -9 °C a 17 °C; a Dras da -15 °C a 18 °C. Per comprendere la ragione per la quale alcune catene montuose (terrestri e sottomarine) siano caratterizzate dalla presenza di vulcani e altre no, necessita rifarsi alla teoria della tettonica a placche. Al confine della pianura, ai piedi del rilievo e nella zona dei Siwalik e dei duns si trova la formazione caratteristica della giungla che copre tutta la parte orientale fino al Sutlej. Tra le piante a larghe foglie fioriscono le querce sempreverdi; tra le aghifoglie l'abete (Abies spectabilis), l'abete rosso (Picea morinda) e insieme il Rhododendrum campanulatum e le betulle. In montagna hanno origine le tre più grandi e potenti fiumi – l'Indo, il Gange e del Brahmaputra. Nella sezione occidentale dell'Himalaya si incontrano anche delle specie proprie dell'Asia anteriore che mancano nella sezione orientale. Tutte queste montagne sono tra le più giovani della Terra e hanno altitudini elevate, forme aspre e versanti ripidi. Qui, fino a 2000 m di altezza, si trovano invece dei gruppi di bambù e di palme mischiati a querce, ontani, salici e Rhus semialata e succedanea del tipo dell'Asia orientale. Alcuni bovidi vivono inoltre in ambienti transizionali alla formazione di pascoli di alta montagna, come i goral del genere Naemorhedus e il serau (Capricornis sumatraensis). Quando due placche tettoniche scorrendo sul mantello fluido si scontrano, gli intensi sforzi fratturano e deformano la roccia fino a produrre pieghe e corrugamenti della crosta . Con il nostro semplice esperimento abbiamo ricostruito questo processo. Le catene montuose sono gruppi di montagne confinanti con pianure o separate da altre catene montuose da passi, fiumi e valli. Il sistema himalayano presenta una grande dissimmetria tra i due versanti; il versante meridionale infatti è molto più esteso e fortissimo risulta il dislivello tra la pianura Indo-gangetica e le vette cacuminali; per contro, il versante settentrionale si appoggia all'altopiano del Tibet. Essa non costituisce dovunque lo spartiacque principale, perché molti dei fiumi che scendono verso l'India hanno le loro sorgenti a nord della grande catena, che attraversano in valli profonde e forre paurose.