Francesco e il Dialogo Questo approccio violento alla missione tra gli infedeli e i saraceni non appartiene all'esperienza di san Francesco nè ai suoi frati che avevano già sperimentato le povertà e le miserie della guerra e le nefaste conseguenze delle stesse crociate. Orientandosi verso l'Altro, Francesco testimonia che l'identità cristiana si esprime nell'“essere anti-segno”, nell'attraversare tutte le culture e fedi senza assumerne in misura totalizzante alcuna, come anche nel non averne una in particolare ma tutte, a partire dall'esperienza viva del Vangelo e dalla gioia di essere nascosto con Cristo in Dio. 36, € 11,00 Con la partecipazione di Franco Battiato. Francesco e il Dialogo Questo approccio violento alla missione tra gli infedeli e i saraceni non appartiene all'esperienza di san Francesco nè ai suoi frati che avevano già sperimentato le povertà e le miserie della guerra e le nefaste conseguenze delle stesse crociate. Cristianità e Islam, un incontro straordinario quello del settembre 1219 tra Frate Francesco e il Sultano del Cairo. Sultano: – Così sia, insieme lodiamo – ed esploriamo – il nostro Dio Buono e Misericordioso! La guerra entra nella coscienza che la Chiesa ha della sua missione. Francesco e il Sultano VIII Centenario dell'incontro di Francesco d'Assisi con Al-Malik Al-Kamil L’avvenimento del 1219 a Damietta ha ispirato una tradizione sul dialogo il cui valore per l’attualità diventa sempre più drammaticamente significativo. Francesco è in piedi e sereno di fronte agli altri che, nell'affresco, sembrano impauriti. In Egitto iniziate con oltre un anno di anticipo le celebrazioni per l'VIII centenario della visita del Santo di Assisi a Malik al Kamil. La morte, in tal caso, diventa un grande guadagno. Frate Francesco partì una volta per oltremare, Così Francesco partì per Babilonia a predicare, Bello il suo volto ma velenoso il suo cuore, Testo Il sultano di babilonia e la prostituta powered by Musixmatch. L’Autrice esamina il modo con cui san Bonaventura nella sua Legenda maior descrive l’incontro di Francesco d’Assisi col sultano Malik-el-Kamil, avvenuto nell’autunno del 1219. 208 € 18,50). Un viaggio tra culture diverse, tra storia e fantasia… Un libro con illustrazioni d’autore! Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, Frate Francesco parlò. E' questo lo stile cristiano dell'annuncio e del dialogo con il mondo e le altre religioni. Francesco intuisce che il dialogo è lo spazio della missione per confrontarsi con chi non conosce il Vangelo e non ha sentito parlare di Gesù Cristo. Il 2019 è un anno di festeggiamenti per l’ordine francescano e la Chiesa cattolica. Questo il vero incipit del romanzo storico di Ernesto Ferrero, Francesco ed il Sultano (Einaudi, pp. Giuseppe Buffon, Francesco l'ospite folle. Teaser dello spettacolo teatrale "Francesco e il Sultano- Ainalsharaa - Il Pozzo dei Poeti", Museo Interreligioso di Bertinoro, venerdì 12 luglio ore 21:00. Sacro Convento, © 2020 tutti i diritti riservati • Credits. Nell'incontro che san Francesco ebbe con il Sultano d'Egitto, noi troviamo l'inaugurazione di una terza via per la missione. Per maggiori informazioni visita il nostro sito Informativa sulla Privacy. Il Sultano d'Egitto sottopose a Francesco D'Assisi un'altra questione: "II vostro Signore insegna nei Vangeli che voi non dovete rendere male per male, e non dovete rifiutare neppure il mantello a chi vuol togliervi la tonaca,dunque voi cristiani non dovreste imbracciare armi e combattere i vostri nemici". Dall'XI secolo in poi fu la crociata a occupare lo spazio delle iniziative della Chiesa cattolica nei confronti del mondo non cristiano. edito da Einaudi.. La vicenda raccontata in forma romanzata è quella nota dell’incontro, avvenuto nel settembre del 1219, in piena quinta Crociata, tra il frate di Assisi e il sultano al-Malik al-Kamil, il cui nome significa «il sovrano perfetto», nipote del Saladino e fondatore della dinastia degli Ayyubidi. "da Francesco a Francesco" prodotto da Lungomare S.r.l. Con il … Lc 10,1-12: esclusiva di questo episodio è la formula esplicito del saluto di pace, citato anche in Rb 3,13 e variato in 2Test 23). Era l’ambasciatore di Signore Gesù Cristo ed era venuto per la salvezza dell’anima del sultano. Tu sei forte, Tu sei grande, Tu sei altissimo, Tu sei re onnipotente, Tu, Padre santo, re del cielo e della terra. Questo capitolo della storia di Francesco però non è mai stata raccontato nelle tante biografie che lo riguardano e proprio per questo Ferrero si … La Chiesa cattolica può potenziare la propria presenza e influenza sulla società, ma non è in grado di vivere l'annuncio del Vangelo nel mondo senza questo dialogo con l'altro. L'incontro viene descritto, anche da da Tommaso da Celano nella sua Vita del santo, nel quale ci tramanda che il Sultano elogiò il coraggio di San Francesco e gli fornì anche alcuni doni. Sarà proprio questo il segno concreto che intendiamo offrire in questa serata tanto importante, per la costruzione di ponti di ascolto, di dialogo e di pace. Torino – Giovedì 6 giugno all’Arsenale della Pace si è tenuta la tavola rotonda «San Francesco e il Sultano. Venne poi a sapere che cinque dei frati partiti per il Marocco subirono il martirio. © MTV Networks 2018 Questo sito utilizza cookies. La trama è attuale. Questo spazio della missione non si regge sul rigido principio della verità, bensì su quello benevolo della carità. Rispose San Francesco: "Mi sembra che voi non… Là dove la compagine ecclesiale ha paura del confronto, dell'apertura, soprattutto nel sapersi minoranza, e là dove il cristianesimo s'identifica con l'Occidente, questa stessa identità cristiana è soggetta a pericoli di chiusura, a divenire un dato culturale e sociologico del passato. Francesco e il sultano, Libro di Ernesto Ferrero. Atti della Giornata di Studio (Firenze, 25 settembre 2010)”, in Studi Francescani 108/3-4 (2011). La Verità che ci conquista - forma storica dell'Amore, suo volto - ci rende pieni di zelo per gli uomini e le donne del nostro tempo e ci accende il cuore fi no a quando tutti i popoli della terra non conosceranno il Cristo, Signore del tempo e della storia. Francesco volle formare i suoi frati alla missione per un dialogo sereno e sincero con il mondo e le altre religioni. Acquistalo su libreriauniversitaria.it! Infatti, nonostante gli innesti dalla missione degli apostoli (cf. Esisteva, quindi, un innegabile conflitto fra Francesco e i suoi frati, da un lato, e la cultura dominante nella Chiesa e nella società, dall'altro. Ainalsharaa – “Il Pozzo dei Poeti”, è il racconto in parole, musica e canto di un incontro cruciale avvenuto 800 anni fa in Egitto, a Damietta, una città che si affaccia sul Mar Mediterraneo e sul delta del fiume Nilo. Ma il suo autore ci ha lavorato per anni con la cura paziente di un artigiano mai contento e … Leggi la nostra policy in materia di cookies. Francesco saltò la domanda sui messaggi dei leader della Crociata e arrivò immediatamente al punto. Francesco e il Sultano. La Verità, poi, non s'impone: perchè si rende credibile nel vissuto quotidiano dei discepoli. Nel giugno 1219 Francesco d'Assisi parte per nave alla volta dell'Oriente e si lancia in un'impresa temeraria: raggiungere Damietta assediata dai crociati e incontrare il Sultano d'Egitto. Le masse di combattenti furono la manifestazione di un modo d'intendere la missione della Chiesa nel mondo. Frate Francesco si fermò per riposare. Sono intervenuti Alessandro Barbero, docente all’Università del Piemonte orientale, su “San Francesco e il Sultano: fra leggenda e realtà”; mons. Francesco e il sultano di Antonio Musarra. Nell’ottavo centenario dell'incontro a Damietta, in Egitto, tra il frate d’Assisi e il sultano al-Malik al-Kàmil, un percorso iconografico racconta il “coraggio” di quel momento unico e … Francesco d'Assisi è stato l'uomo del dialogo ed è l'immagine viva di chi è alla ricerca di una fraternità universale, allargata, ove le differenze - costituite dalla fede e dalla cultura di ciascuno, come anche dalla lingua, dalle tradizioni, dalla vita sociale e politica dei popoli - finalmente sono accolte come risorsa e ricchezza per la propria identità. Il sultano e l’imperatore Federico II, nel 1229, stipularono il primo patto di smilitarizzazione pacifica di Gerusalemme che conosciamo, e che resse per tre lustri, fino al 1244. Giotto e la sua scuola resero il soggetto con grande efficacia, ponendo Francesco e il compagno al centro della scena, tra il sultano e i suoi consiglieri da un lato e i sacerdoti dall’altro: a separare questi ultimi dal santo, un fuoco che però, stando a quanto racconta lo stesso Bonaventura, non fu mai acceso. Il Sultano d’Egitto sottopose a Francesco D’Assisi un’altra questione: “II vostro Signore insegna nei Vangeli che voi non dovete rendere male per male, e non dovete rifiutare neppure il mantello a chi vuol togliervi la tonaca,dunque voi cristiani non dovreste imbracciare armi e combattere i vostri nemici”. Il 24 giugno 1219, festa di san Giovanni Battista, Francesco s'imbarcò ad Ancona, facendo scalo a Cipro e a S. Giovanni d'Acri (presso Haifa, in Israele), da qui s'imbarcò nuovamente per Damiata (o Damietta), roccaforte in riva al mare, che domina sul delta del Nilo, ove arrivò verso la metà di luglio (o di agosto secondo altri storici) accompagnato da molti dei suoi frati. Se il Serafico fosse sopravvissuto alle fiamme lui e il suo popolo si sarebbero convertiti a Cristo. Francesco e il Sultano. Nell’estate del 1219, Francesco salpò dal porto di Ancona per raggiungere i crociati, impegnati nell’assedio di Damietta. Non semplicemente extra ecclesiam nulla salus (fuori dalla Chiesa non c'è salvezza) - antico adagio che ha trovato nel medioevo le sue espressioni più forti, fino alla prima metà del Novecento -, bensì: extra mundo nulla salus (fuori dal mondo non c'è salvezza); quasi a voler dire che il mondo non è l'antagonista della salvezza, ma il destinatario della “buon novella”, il partner stesso della Chiesa e della sua missione. Il suo obiettivo era quello di incontrare il Sultano d'Egitto in una terra assediata dai crociati, dilaniata dalla guerra e dalla morte. Jeusset Gwenolé, San Francesco e l'Islam, Terra Santa 2009. Il Sito utilizza i cookie per raccogliere e conservare informazioni sulle preferenze degli utenti. Che il Gran Sultano ascoltò. Solo l'Altissimo poteva ispirare a Francesco e ai suoi frati di andare in missione di pace fra i saraceni. Egli raccomandava loro d'amare e di stimare gli infedeli (non solo i saraceni, ma ogni pagano, qualsiasi persona non battezzata) e di non credersi affatto migliori di loro, poichè se gli infedeli avessero ricevuto le grazie date ai missionari, essi sarebbero diventati migliori di loro. Perchè il frate esiste per gli altri e agisce nel nome di Cristo per il bene del mondo. Furono presi e bastonati, i poverini. E cosa ci trova? Francesco e il Sultano. Su Koinonia Forum n. 206 è stato riportato un elzeviro di Chiara Frugoni pubblicato sul Corriere della Sera del 21 maggio 2010 dal titolo “Il poverello di Assisi tra i musulmani. Così Francesco partì per Babilonia a predicare. L'annuncio del Vangelo è il cuore della Regola. Testo Il sultano di babilonia e la prostituta, Nelle paludi di venezia francesco si fermo' per pregare e tutto tacque, Angelo Branduardi: le frasi delle canzoni, da Nel giradino dei salici: leggi il testo. Ottenne dal sultano Malik al-Kamil un'udienza che non portò ad alcun risultato, e poi si recò in Palestina dove è probabile abbia visitato il Santo Sepolcro. Si tratta di non esitare a combattere nel nome di Dio. Il capitolo piú avventuroso In scena oggi e domani 21 agosto (ore 21.45, Arena Percorsi A2) il racconto in parole, musica e canto Francesco e il sultano. Francesco espresse la sua volontà di spiegare e difendere il cristianesimo. Il Poverello si è orientato sempre verso l'Altro: Dio, i fratelli, i poveri, i lebbrosi, i nemici, il lupo, il creato... Questa missione di pace era fondamentalmente la stessa, sia che fosse svolta fra i cristiani o fra i musulmani. San Francesco e il sultano (I racconti di Frate Sole), illustrazioni di Maria Distefano – testo di un frate francescano, EMP, Padova 2019, pp. CELANO. Insieme Francesco e il Sultano pregano: «Tu sei santo, Signore, solo Dio, che operi cose meravigliose. È il celebre incontro tra San Francesco e il Sultano. E' un'identità che vive della volontà d'incontrare l'altro, che sente il desiderio del dialogo, senza cedere alla tentazione del relativismo e abdicare alla propria storia e tradizione. Lyric video ufficiale. Francesco e il Sultano. E bene predicò. Il Poverello, infatti, ci suggerisce questi cambi di paradigma o mentalità. E’ appena stato pubblicato il volume “Francesco e il Sultano. Francesco si sentiva posseduto da una Verità più grande delle sue stesse forze, della sua parola, della sua stessa fede e del suo medesimo amore verso Cristo e i fratelli. Il Poverello sapeva di “essere posseduto” dall'amore di Dio e dalla verità di Cristo che salva, e non “di essere la verità”. Francesco e il Sultano Il 5 novembre assistette alla presa di Damietta da parte dei crociati, rimanendo disgustato della loro sanguinaria cupidigia. Raggiungere Damietta assediata dai crociati e incontrare il Sultano d’Egitto. Francesco aveva compreso che l'identità del cristiano - flessibile, cioè capace di confrontarsi con le mutate condizioni sociali e politiche del mondo, nonchè di vincere preconcetti e forme d'intolleranza.