Sono state coinvolte 38 madri e i loro bambini di due anni. Come si può auto-curare la dipendenza dal cellulare? Da un recente studio emerge che il 5% dei giovani tra i 14 e i 21 anni è moderatamente dipendente da internet e lo 0,8% è seriamente dipendente. Tra le conseguenze principali di una genitorialità distratta c’è il danno allo sviluppo linguistico di un bambino. Dipendenza da smartphone: ecco cosa provoca e come combatterla. Questa compulsione, dicono i ricercatori, può essere smontata cambiando piccoli tic e abitudini, a patto di essere seriamente interessati a farlo. Hiniker ha notato che, più o meno consciamente, stimiamo l’utilità di ciò che stiamo facendo con lo smartphone: Lo descrivono come un calcolo economico. Due interi mesi all’anno. Ma è il tuo! Hanno inoltre attribuito agli smartphone e alle esperienze che offrono un valore, come è normale che sia, al quale non riescono a rinunciare (soprattutto con le app che comportano l’interazione con altre persone, seppure a distanza). La dipendenza da smartphone può essere considerata un sottotipo della più generale dipendenza da internet. Entrambe queste modalità hanno in comune meccanismi neurobiologici che riguardano il circuito di reward (“ricompensa”) e la dopamina. Addirittura la presenza nella nostra vita dei digitale device avrebbe delle ricadute sui modelli vocali che i genitori tendono ad adottare quando parlano con i con i neonati e i bambini piccoli. Viene il momento che si ha bisogno o di mettere il proprio  bambino in un box a giocare. Gli intervistati ne hanno parlato con termini identici. Per prima cosa quindi dobbiamo innalzare la nostra consapevolezza sul tempo che passiamo sul nostro dispositivo. Ribadisce che sul tempo passato davanti lo schermo di un tablet, smartphone o pc,  la preoccupazione del genitore per ciò che fa il figlio, non gli fa vedere la sua  realtà. E’ stato scritto molto sui pericoli della dipendenza dai device digitali, in particolare del tempo passato davanti allo schermo connesso in rete per i minori. A queste mamme è stato chiesto d’insegnare ai loro bambini due nuove parole. Per questa ragione, il Movimento 5 stelle ha depositato una proposta di legge sul contrasto della nomofobia (no-mobile-phone-phobia), ovvero la paura di rimanere senza smartphone e quindi senza connessione Internet. Un gruppo di ricercatori dell’Università di Washington (Seattle, Stati Uniti) ha condotto una serie di interviste per studiare l’utilizzo compulsivo degli smartphone, un problema che interessa tutti, seppure con gravità diverse a seconda dei casi. Dal più banale phishing ai malware che richiedono il riscatto di documenti sotto... Thumbnail su YouTube a luci rosse, cosa sta accadendo? Solo per queste circostanze, può essere utile impostare il telefono in modo che le notifiche arrivino forte e chiaro, con un suono o con una vibrazione: essere certi di non potersele perdere renderà un po’ meno snervante l’attesa, o almeno ridurrà l’impulso di controllare ogni istante. Erika Christakis fa un ritratto interessante della genitorialità,  ai tempi del 4G ormai, possiamo dire. 4. Contro la dipendenza da smartphone e la reperibilità h24 che la connessione internet dei telefonini ci ha 'regalato', si prospetta una nuova soluzione. Il primo passo per la dieta digitale, in direzione di un utilizzo più corretto dello smartphone, è la presa di coscienza del tipo di rapporto che si ha con l’oggetto in questione. A volte capita di essere in spasmodica attesa di un messaggio o una chiamata, al punto da controllare di continuo lo schermo dello smartphone per scoprire se sia arrivato qualcosa. Lo ammetto. I genitori dovrebbero preoccuparsi meno per i bambini, ma molto di più per il loro comportamento che può sfociare in una dipendenza digitale. Vi siete sentito coinvolti, avete voglia di saperne di più? Il consiglio è di cercare di essere più consapevoli quando si prende in mano lo smartphone alla fermata dell’autobus, pensare che magari lo stesso gesto era stato fatto meno di due minuti prima, provando in questo modo a controllare l’impulso. che lo sviluppo dei bambini è addirittura danneggiato dal fatto che i loro genitori siano costantemente immersi dalla tecnologia. Oltre due ore e mezzo al giorno, così com’è descritto nell’indagine che coinvolge i maggiori di 16 anni. Christakis riferisce di studi che mostrano l’importanza della conversazione per il cervello di un bambino nell’età dello sviluppo. Madri o padri sempre presente fisicamente, bloccando così l’autonomia dei bambini. Altro esperimento e nuova ricerca. Per misurare la dipendenza da smartphone i ricercatori hanno utilizzato il Development of Korean smartphone addiction proneness scale for youth di Kim D, Lee Y, Lee J, et al. È però vero che tendiamo a trascorrere molto più tempo sugli smartphone: non è necessariamente un male, ma in alcune circostanze può precluderci esperienze migliori, lontane da uno schermo luminoso. Tra i sintomi che devono destare attenzione possiamo elencare: Ansia se il dispositivo non è fisicamente a portata di mano o utilizzabile, ad esempio a scuola o al lavoro. È una situazione che per alcuni può essere snervante e straniante, fino a impedire di godersi una serata con gli amici o un film senza distrazioni. Digital detox: come difendersi dalla dipendenza da smartphone. Seguiteci per essere costantemente informati sugli argomenti tecnologici del momento! The Conversation, il media on line,  fonte indipendente della comunità accademica e di ricerca internazionale ha stimato ch più di due miliardi di persone possiedono uno smartphone. Ovvio dirà qualcuno. Nei brevi intervalli Sembrerà strano, ma per combattere la dipendenza dallo smartphone bisogna utilizzare un'applicazione che metta un limite all'utilizzo del dispositivo. Dipendenza da … Una giornata che ricorre il secondo giorno della seconda settimana di febbraio da oramai diciassette anni. Durante uno dei periodi di apprendimento, il telefono della madre suonava e lei si fermava per rispondere alla chiamata. “Obama ti offre danaro”: la nuova truffa viaggia su Twitter. Ma i genitori se ne accorgono, oppure ormai tutto ciò avviene automaticamente inconsapevolmente? Dalle interviste sono emerse quattro situazioni che favoriscono la compulsione: Hiniker e colleghi non si aspettavano di trovare cause così comuni tra i vari gruppi analizzati: Questo non significa che i giovani utilizzino i loro telefoni come gli adulti. Un ultimo accorgimento che puoi adottare per ridurre la tua dipendenza da smartphone è impostare la scala dei grigi sui tuoi schermi. Il primo passo per potere uscire da questa dipendenza, è quello di ammettere di avere un problema. Ti sarà capitato di provare una sensazione di panico quando, per sbaglio, lasci il telefono a casa o lo perdi. In alcuni casi può essere una buona soluzione, l’equivalente tecnologico di mettersi a leggere la targhetta delle raccomandazioni nell’ascensore, a patto di chiedersi se non ci siano migliori alternative e se non si stia semplicemente reagendo così per la pigrizia. Conosciuta anche con il termine “nomofobia”, dall’inglese “no-mobile-phone-phobia”, sta provocando diversi disagi e, tra questi, quello sicuramente più diffuso è di alimentare l’ansia, che è già uno dei problemi più pervasivi del nostro tempo. Una dipendenza da smartphone o dal gioco, invece, si struttura intorno a un comportamento. Gli smartphone sono diventati la scappatoia per eccellenza, ma la loro offerta sterminata di contenuti rende difficile controllare i tempi, senza farsi risucchiare nelle discussioni sui social network e le app per i messaggi. Naturalmente nessuna soluzione potrà davvero funzionare in mancanza della volontà di cambiare le cose, riducendo la propria dipendenza dallo schermo. Se il bisogno di accedere allo smartphone di continuo è principalmente dettato dalla paura di restare disconnessi dal mondo, la dipendenza dai social network funziona sul cervello in modo leggermente diverso. I sintomi della dipendenza da telefonino. GIAVENO – Progetto “In-dipendenti” a Giaveno: conoscere la dipendenza per starne alla larga. Le ultime versioni di iOS e Android offrono sistemi per provare a ridurre il tic di controllare di continuo il proprio smartphone, ma queste soluzioni non si sono rivelate finora molto efficaci (cause e meccanismi mentali del fenomeno non sono ancora completamente chiari). 3. Gli studenti delle superiori davano risposte come: ‘Ogni volta in cui c’è un tempo morto, anche se ho solo un minuto tra una lezione e un’altra, tiro fuori il telefono”. La ricerca non porta a risposte definitive, ma fornisce comunque qualche spunto per provare a ridurre la dipendenza da smartphone. Negli ultimi anni gli smartphone sono diventati gli oggetti più presenti nelle nostre esistenze, al punto da controllarli decine (in alcuni casi centinaia) di volte al giorno. Christakis sostiene anche che i bambini sono programmati per ottenere tutta l’attenzione di chi si prende cura di loro. Ci sono molti lati positivi legati alla rivoluzione tecnologica, ma non bisogna dimenticare i rischi connessi a un uso eccessivo di device tecnologici, tra cui dolori alla schiena, distrazione, irritazione agli occhi, ecc. L’utente medio lo controlla 85 volte al giorno. Con gli altri In questi anni ci siamo occupati di segnalare diverse truffe sul web. Negli ultimi tempi, parlando dell’utilizzo di smartphone e tablet, ci si è concentrati sui bambini.Ma il rapporto con la tecnologia è un tema da maneggiare con cura anche se si ha a che fare con gli adolescenti, ovvero coloro che trascorrono più tempo connessi grazie a uno di questi device. Dipendenze. L'Union... ©2017 Digital Education Lab - Intellegere Società Cooperativa Sociale - P.zza Gondar, 22 00199 Roma - P.IVA: 12918431003 -, Con Elodie per i bambini e i ragazzi del Quartaccio, Testate per voi/ Recensioni di app, videogiochi e digital content. Il che significa che il se il genitore è costantemente distratto, inconsapevolmente è  probabile che aumentino, per esempio, i classici i capricci. Iscriviti alla newsletter di Digital Education Lab e riceverai il migliori articoli del nostro BLOG. Gli adulti li superano di molto. Fronteggiate le bufale, depotenziati gli antivax, non c'è comunque pace per il servizio streaming più popolare del web. La dipendenza da smartphone è sempre più diffusa ma quali sono i rimedi? La ricerca sottolinea come il fenomeno possa includere la dipendenza dai social network, il gioco online, lo shopping o i siti pornografici. Cinque consigli dal libro “Irresistibile. 1. Dipendenza da cellulare: conseguenze anche sul codice della strada in Italia. Del tipo: quanto tempo trascorro su questa app e quanto di questo tempo è effettivamente un investimento in qualcosa di duraturo e che trascende questo specifico momento? Ma non adeguatamente presenti emotivamente”. Le ricorrenti interruzioni per controllare lo smartphone non fanno altro che allungare i tempi necessari per terminare la mansione noiosa che stiamo svolgendo, peggiorando ulteriormente la nostra percezione già negativa sul compito da fare. Il modo più semplice per tenere incollati i tuoi occhi su uno schermo sono i colori. Per favorire la conoscenza delle dipendenze e in questo modo “non cascarci”. Non è il tempo passato dai bambini davanti allo schermo di cui dovresti preoccuparti. Parlare oggi di smartphone è facile: tutti hanno un dispositivo mobile in tasca e tutti lo utilizzano per parlare, messaggiare e cercare informazioni. Non sarà facile. Questo articolo non è più commentabile. La dipendenza da smartphone e Social network è un problema sempre più grave, soprattutto tra i giovani in età compresa tra i 15 e 25 anni. In effetti no, non lo sono. È possibile combattere la dipendenza da smartphone con app dedicate: ne esistono a tal proposito alcune che monitorano l’utilizzo dello smartphone, registrando il numero di volte che si controlla il telefono o le diverse applicazioni installate. L’Italia è il quarto Paese al mondo, dopo gli Usa, per utilizzo di dispositivi mobili, smartphone in primo luogo. Certamente una buona dritta. Vediamo come contrastarla in 4 passi. E’ il Word Economic Forum a lanciare questo allarme. Alcune esperienze inducono un comportamento più compulsivo, e questo riduce il tempo che viene dedicato ad attività più significative. Pare siano caratterizzati da un tono più acuto, una grammatica semplificata e un entusiasmo esagerato. L’Italia quarta per uso di mobile device. Tirare fuori il cellulare quando una conversazione cade e non va più avanti, soprattutto con le persone con cui si ha poca confidenza, sembra di solito una buona idea per allentare una certa sensazione di disagio. Resistere alla tentazione e provare a rianimare la conversazione può essere un buon esercizio per migliorare i propri rapporti sociali, oltre al vantaggio di non ripiegare per l’ennesima volta sullo schermo del proprio smartphone. Da abitudine a dipendenza, il passo è breve.O, quanto meno, può esserlo. Vi è piaciuto questo articolo? E l’US National Library of Medicine National Institutes of Health ad avvalorare che se l’adulto si dedica a insegnare al bambino alcune parole nuove, una telefonata può rovinare tutto. App Usage è una di queste, una pratica applicazione che consente di scoprire che tipo di utilizzo faccia… Per evitare di sviluppare una dipendenza da smartphone è necessario utilizzare il telefonino per poche ore al giorno e limitare le relazioni on line a quei casi strettamente necessari. L’Italia è il quarto Paese al mondo, dopo gli Usa, per utilizzo di dispositivi mobili, smartphone in primo luogo. I programmi sono brevi e sono studiati in base alle esigenze del soggetto, adatti a varie sostanze e dipendenze. Per capirci qualcosa di più, i ricercatori, guidati da Alexis Hiniker, hanno intervistato tre diversi gruppi di persone: studenti delle superiori, universitari e laureati; i partecipanti erano in tutto 39, residenti a Seattle e con un’età compresa tra i 14 e i 64 anni. Sono emersi comportamenti comuni tra vari gruppi di persone, con età e livelli d’istruzione diversi, e una tendenza generale a impegnare qualsiasi momento “vuoto” della giornata per dare un occhio alle ultime sullo smartphone. Questo grafico la  dice lunga. Utilizzati dai bambini dalla tenerissima età per ottenere attenzione. Ovviamente può risultare difficile giungere a questa consapevolezza, se siamo circondati da persone che fanno la stessa cosa e siamo immersi in una società che preme per un utilizzo sempre più forsennato dei nostri amati dispositivi. Anche in questo caso servono un po’ di autodisciplina e una maggiore consapevolezza di ciò che si sta facendo: impostare un timer e contingentare i tempi, con pause a intervalli regolari e per pochi minuti, possono aiutare a migliorare le cose. Gli smartphone offrono una buona via di fuga anche quando ci si trova in compagnia di altre persone, con situazioni complicate da gestire. In tutto il mondo. Dopotutto, la dipendenza da smartphone è difficile da identificare perché tutti usiamo i nostri telefoni frequentemente. 2. PARS Onlus attua approcci multidisciplinari socio-educativi, psicologici e medici per la cura di soggetti affetti da dipendenze patologiche con personale specializzato e formato e in collaborazione con gli eventuali enti pubblici affidatari. Il messaggio di base è che il tempo trascorso in rete non è male di per sé. La linea di demarcazione tra un uso accettabile e utile del dispositivo e la dipendenza dannosa è molto sottile. US National Library of Medicine National Institutes of Health, Christakis sostiene anche che i bambini sono programmati per ottenere tutta l’attenzione di chi si prende cura di loro. Un consumo troppo alto forse, anche altissimo in certi casi. Quasi la metà (46%) degli americani dichiara di non poter vivere senza il proprio smartphone. Però, quando siete con vostro figlio, mettete giù il vostro dannato telefono”.